1 agosto 2011

"Avanti" Bari: considerazioni post ritiro

Articolo per Go-Bari 31/07/2011

Se il buongiorno si vede dal mattina crediamo che Torrente sia già a metà dell'opera

Darfo Boario – Finisce bene l'avventura barese nel ritiro di Borno, con tre vittorie su tre, 22 gol fatti e nessuno subito, un'aria pura e frizzante - di quelle che corroborano il detto mens sana in corpore sano - sospinta dalla melodia delle indefesse campane, già poeticamente descritte, dondolanti ogni benedetto quarto d'ora dal campanile della svettante chiesa madre bornese, che ha ossigenato i giocatori ancora pieni di iodio e, forse, di qualche tossina nel frattempo accumulata a causa delle sacrosante vacanze, e con gli schemi nuovi del 4-4-3 torrentiano appresi con particolare attenzione dai giocatori.

Così come comincia altrettanto alla grande quello di Darfo Boario Terme, vivace centro termale della Val Camonica che da Borno si raggiunge grazie a 15 minuti di curve stradali tipicamente montane - di quelle, per intenderci, vietate ai deboli d'auto - con una vittoria sia pur di misura conseguita con il Feralpi Salò, squadra la cui etimologia riconduce vagamente ad un passato storico parecchio discusso (ieri un tifoso locale, inneggiando alla sua squadra, ha gridato un ambiguo "Avanti Salò"....), una squadra vera, di Prima Divisione, le cui magliette, tuttavia, crediamo non passeranno alla storia come le più belle del mondo a causa di quel binomio cromatico molto poco fotogenico che prevede il verde abbinato al blu, una squadra che aveva, fin qui, vinto tutte le amichevoli disputate. Dunque una vittoria significativa e dal peso specifico notevole e che va valutata, secondo noi, in modo più che positivo anche in considerazione della stanchezza fin qui accumulata dai galletti biancorossi.

Nel primo tempo l'ha fatta da padrona la manovra corale che è partita dalla difesa, pregevolmente incastonata dal preziosissimo Donati - eccellente iconografia calcistica, però, in fase di rodaggio - tra difesa e resto della squadra, è passata attraverso il centrocampo targato Rivaldo e Bellomo, ed è terminata in attacco, sui piedi di Forestieri.

Buone le trame imbastite tra Rivaldo e il funambolico argentino, così come eccellenti sono state le iniziative personali di Bellomo che con le sue sgroppate da centrocampo hanno impreziosito la manovra che è apparsa briosa e a tratti anche pericolosa. Così come occorre dire, in tutta onestà, che quel Caputo, lì, sulla fascia è assolutamente da rivedere. Del resto, Rivas a parte - la cui riconferma, però, è tutt'altro che certa - che nel secondo tempo è riuscito a dare vivacità alla manovra esterna, non ci sono alternative in quel ruolo. Dunque va bene Caputo all'ala destra a patto, però, che si faccia in fretta a coprire quel ruolo con giocatori più adeguati perchè il buon centravanti altamurano deve pensare, più che altro, a finalizzare la manovra, non ad imbastirla. Anche Marotta è apparso un po' macchinoso e, forse, un tantino ancora prevedibile ma c'è tutto il tempo per recuperare. Un attaccante di razza come lui, siamo certi, capirà presto i meccanismi degli schemi e non tarderà ad acquisire la condizione ideale. A naso crediamo che sarà dura togliergli il posto da centravanti titolare.
Anche la difesa, ancora orfana di Salvatore Masiello - un cui supporto (insieme a quello di Gazzi, ieri seduto in panchina da spettatore a causa di qualche problemino muscolare) sarebbe prezioso come l'oro ai fini degli obiettivi del torneo - è contata: la linea difensiva composta da Ceppitelli (che ingrana sempre di più) a destra, Borghese e Dos Santos che sembrano garantire sicurezza e qualità al centro oltre a manifestare una precoce invidiabile intesa, e Masi sulla destra che, però, si fa male un po' troppo spesso, è assai esigua per poter affrontar 45 partite. Ne mancano ancora 4 di difensori e, siamo certi, che Angelozzi provvederà al più presto a rimpinguare quel reparto assai delicato, possibilmente con gente di esperienza.
A centrocampo, invece, la squadra sembra assai assortita: di Donati abbiamo già detto, con Bellomo, che è sicuramente la lieta sorpresa in assoluto come detto prima, e con Rivaldo che appare sempre più in porgress ma che deve, tuttavia, ancora dimostrare il suo reale valore, sembrano i 3 deputati a supportare quel reparto, almeno per il momento, in attesa di vedere all'opera Scavone, Defendi (che non ha ancora giocato) e Kopunek che invece è arrivato in ritiro già “rodato” grazie alla preparazione svolta nel suo paese per i preliminari di Champion's della sua squadra.
E dunque, se il buongiorno di vede dal mattino si può dire che per la squadra di Mister Torrente si è già a metà dell'opera. Non vogliamo esser profeti, per carità, ma se consideriamo che la squadra ha corso il rischio di non iscriversi al campionato, se consideriamo che i giocatori fin qui arrivati grazie al lavoro oscuro e prezioso che sta svolgendo Angelozzi che non trova nemmeno il tempo di fare un salto da queste parti, sono tutti nuovi e il relativo “gruppo”, probabilmente, deve ancora formarsi, se si considera che molti giocatori hanno preferito i soldi al blasone sbiadito barese (le cui cause son ben note e sulle quali è inutle tornarci), si comprenderà che questa quarta vittoria su quattro, peraltro conseguita contro una squadra di caratura nettamente superiore alle altre fin qui incontrate, va letta con particolare attenzione. Del resto anche Bortolo Mutti, spettatore graditissimo ieri allo stadio di Darfo, si è espresso in maniera positiva, come testimonia la nostra intervista.
E giocare in pianura col caldo e coi dannati moscerini che si attaccavano sulla pelle e sul monitor (immaginiamo sui giocatori), coi muscoli provati da 15 giorni di duro lavoro, crediamo non sia facile per nessuno. Da qui la nostra chiave di lettura assolutamente positiva.
Tanto c'è da fare ancora, intendiamoci, ma se le premesse son queste...
Le campane di Borno hanno suonato sommesse per noi l'ultima volta, ieri, quasi a volerci accompagnare mestamente in un calesse con una nenia triste all'uscita del paese, ringraziando Bari e il Bari per aver tinto di speranza, di gioia e di biancorosso questa comunità che con la sua gentilezza e ospitalità ci ha fatto trascorrere le giornate di lavoro in piena armonia e col sorriso sulle labbra. Il Sindaco, Antonella Rivadossi, ha promesso che d'ora innanzi tiferà Bari e con lei anche quello di Bienno, il comune limitrofo che, guarda caso, si chiama Massimo Maugeri... Parole di circostanza? Crediamo di no: eravamo presenti alla cerimonia di commiato e son sembrati tutti sinceri. Ci siam dati appuntamento all'anno prossimo.
Arrivederci, dunque, Borno

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