13 luglio 2012

Un Bari giovane verso Alfedena



I giocatori che stanno arrivando sono, senza dubbio, il meglio che un Direttore senza portafoglio come Guido Angelozzi possa reclutare. Giovani di nazionali "under", altri ritenuti i "migliori" delle relative Primavere d'appartenenza ed altri, probabilmente, tra i più rappresentativi della Lega Pro. Oggettivamente, più di questo target, al momento, non credo si possa ambire, né pretendere. Ma questo, i veri tifosi del Bari, lo sanno pur  rimanendo arrabbiati con la presidenza. E questo è un altro discorso.

8 luglio 2012

Il pallone tra marrò fango e azzurro cielo

                                             foto: inviaggioconnina.blogspot.com

Sono stato invitato, ieri, dalla Testata "Pugliacalcio24" al primo appuntamento dell'Oscar del Calcio Pugliese e il direttore, il mio amico Ludovico Calabrese, mi aveva chiesto qualche tempo fa di dare un contributo alla serata scrivendo qualcosa per arricchirla. 
Una manifestazione riuscitissima iniziata, però, sotto una cattiva stella con l'incubo di un maledetto generatore di corrente che, forse, piuttosto che fare il suo dovere, ha deciso di adagiarsi in riva al mare che dal "Veneziani" dista uno schioppo, per attendere Minosse. Ma la determinazione di Calabrese e di tutto il suo entourage, ha fatto si che lo spettacolo potesse proseguire, come dico sempre, in direzione ostinata e contraria. Bravo Ludovico.
Relativamente a qualche intervista post gara, a qualche notizia fornita, per tempo, circa le formazioni o quant'altro di utile potesse servire ai validi, giovanissimi, collaboratori di Pugliacalcio24, ho prestato - sia pur saltuariamente - il mio modestissimo, piccolissimo, contributo soprattutto dai vari stadi in cui il "mio" Bari si è esibito quest'anno in quello che ritengo, a tutti gli effetti, un anno in cui si è verificato un vero "miracolo" grazie, ovviamente, non solo all'allenatore Torrente che coi giovani ci ha sempre saputo fare (e sono certo che quest'anno stupirà) e che tra mille attenuanti è riuscito a piazzarsi decimo con 56 punti, con la quarta difesa meno battuta e ben 47 gol siglati da tutti fuorchè da attaccanti (tranne quelli di Caputo), traguardo che a luglio dello scorso anno nessuno degli addetti ai lavori si sarebbe sognato, ma anche grazie a tutto lo staff dirigenziale-tecnico-calciatori che hanno lavorato coi tappi alle orecchie e alzandosi le maniche tenacemente.
Sono onorato di aver partecipato alla serata e spero di aver, come dire, "completato" la serata con questo ultimo mio contributo che vi propongo. Insomma, un'avanzata di giovani: quel che ci vuole per spazzar via il torbido passato recente affinché il pallone torni a diventare tondo e non più trapezoidale.

2 luglio 2012

Azzurri, Per niente facile: ma c'è ottimismo

                                                foto: tuttomercatoweb.it

Per niente facile, a voler parafrasare Fossati. Troppo forti. Il “fenomeno” calcio spagnolo ha dimostrato di essere ancora in piena efficienza, senza sbavature e senza sbandamenti alcuni, stavolta alle spese dell'Italia. Un concentrato di Real Madrid e Barcellona, il tutto amalgamato da Del Bosque, che ha continuato a dare spettacolo giocando al gatto col topo contro di noi.
Ma nonostante tutto ho visto una buona Italia, una nazionale che ha tenuto bene il ritmo, andando incontro ai palloni, facendo persino pressing talvolta, con buona personalità, una buona circolazione di palla e dei buoni movimenti tanto che, se vogliamo, il gioco spagnolo – almeno in occasione dei gol - è parso essere quello italiano.