28 febbraio 2011

Bari - Fiorentina 1-1: un punto inutile che fa morale

Articolo per Go-Bari 22/01/2011
Convincente la prestazione delle seconde linee di Mutti, fuori i senatori e il gioco ne giova. Putroppo è tardi. Ma la dignità va riconquistata.
Non che la partita di oggi potesse rovesciare la clessidra del tempo nè poteva cambiare il corso del destino: il triste countdown, ormai, è partito da tempo, ed anzi, per gli addetti ai lavori come noi, non sarà facile trovare le parole e le rime adeguate da adesso fino a fine torneo per regalare ai nostri affezionati lettori gli editoriali in forma di prosa tinti di biancorosso. Ci proveremo.

22 febbraio 2011

Bari: ritorno in B tra timori, incubi e assurdità

Articolo per Go-Bari 22/01/2011
Si ritorna a calpestare l'erba di Nocera, a pregustare quella di Gubbio tra incubi del passato e paure del presente
Nella foto di Radiogold.it lo Stadio eugubino "Pietro Barbetti"

E adesso cosa ci sarà da aspettarsi in serie B con l'ufficiale giudiziario dietro la porta, con un probabile mega rimborso relativo a Punta Perotti che, verosimilmente, non interesserà il Bari calcio, con una rosa - e relativi enormi ingaggi - da sfoltire, ma soprattutto da prendere letteralmente a calci nel sedere meno che per quei due/tre, con la mancata consueta cascata di denaro fresco proveniente dalle TV dal momento che il Bari non lo vedrà più nessuno, con qualche spicciolo dovuto di default a chi retrocede dalla A che servirà giusto per tamponare eventuali perdite di altre società dell'holding matarresiana, e con la depressione galoppante in città e relativo disimpegno da parte dei 14 mila e passa abbonati? E cosa ne sarà di quei giovani ragazzi tanto faticosamente insciarpati di biancorosso con cui andavano finanche orgogliosamente a scuola, dopo anni di sciarpe padane, grazie alle gesta eroiche di un trio capace caduto dal cielo che rispondeva al nome di Conte, Perinetti e Ventura?

21 febbraio 2011

Lazio Bari 1-0: Il supplizio sta per cominciare

Editoriale per Go-Bari 20.2.11
Eppure ci sono gli illusi come Estragone e Vladimiro che aspettano Godot. Beati loro



Non che le tenui parole pronunciate in settimana dall'uomo venuto dalla Val Brembana, secondo le quali a Roma si sarebbe visto un Bari tutto attacco visto che non c'era più nulla da perdere, ci avessero esaltato più di tanto: siamo immuni da certi slogan aziendalistici che servono solo a non far spegnere la fioca fiammella della speranza in un ambiente ormai depresso.

17 febbraio 2011

AS. Bari, tempo scaduto: Siamo all'epilogo?

Articolo per Go-Bari 17/2/2011
A nulla sono valse le controproposte di Via Torrebella. Il tempo è scaduto. A cosa serve proseguire con gli ufficiali...

Tempo scaduto. Non c'è più tempo per piangere miseria nè tanto meno per gridare ai propri crediti. La giunta comunale, pur con la fisiologica concessione di un breve termine di preavviso, ha deciso di mettere all'incasso i propri crediti nel pieno rispetto della legge.

Probabilmente siamo di fronte davvero ad una fase epocale per il calcio barese. Non vorremmo sbagliarci, ma al di la di come potrà finire, crediamo fermamente che stavolta, senza ricorrere a texani da strapazzo nè, tanto meno, a magnati russi, Matarrese sarà costretto a rivedere il concetto sull'incedibilità del Bari. E pure presto.

14 febbraio 2011

Bari - Genoa 0-0: E quel cazzotto allo stomaco nel vederlo laggiù

Editoriale per Go-Bari 14/02/2011

La sabbia della clessidra del tempo inesorabilmente va giù, ma l'aria che si respira è sempre quella. Non si poteva fare di...

E mentre Giampiero Ventura è tornato a respirare l'aria dei quartieri natii dove il sole del buon dio non dà i suoi raggi in quanto impegnato a scaldar la gente altrove, Bortolo Mutti - da appena 48 ore in queste latitudini - comincia a respirare quella dei quartieri fin troppo riscaldati dal sole e dove i raggi, spesso e volentieri, danno alla testa di determinati tifosi, non andando oltre un pareggio inutile, peraltro, alla causa. Un punto conseguito in una atmosfera surreale davanti a 755 paganti oltre ai 14 mila abbonati che - ne siamo certi - ieri erano molti di meno e che fa rimanere stabili le bizzarre intermittenze del cuore dei tifosi il cui destino pallonaro è alla deriva. Un Bari che però interrompe la maxi serie di sconfitte contro un Genoa per nulla trascendentale ma che, fisicamente e metalmente, girava tre volte più del Bari.

Del resto, senza ripartenze, senza far gol e con le solite sviste arbitrali, tipiche dei casi in cui il destino è segnato, appare impensabile pure crederci. Occorre tuttavia andare avanti, giocare per l'onore e per la dignità fino a che la matematica sancirà il de profundis biancorosso, speriamo mai ovviamente, anche se - lo ricordiamo agli ingauribili ottimisti - che tra le prossime gare previste ci saranno Lazio Milan Palermo Udinese e una Fiorentina da quaterna in trasferta che non t'aspetti.

12 febbraio 2011

Ad maiora GPV


Pubblicata su Go-Bari 11/2/2011

Quando la tristezza mista alla rabbia si impadroniscono della mia vita miscelandosi come polvere vulcanica che copre qualsiasi cosa trovi, sospinto dal vento.

Anche le intercapedini e gli interstizi della vita che conduco, più o meno, tenacemente.

Prigioniero di quella cappa di impotenza che tentacola le cose, le penne, gli accrediti, il mitico libro rosso dove ho appuntato la mia vita di viaggiatore-narratore inviato per descrivere in forma di prosa, e anche buffa, le gesta di 11-22 giocatori in mutande che si calciano la vita davanti ad una sfera di cuoio.

E di fronte, spesso, la luna ad illuminare uno stadio.

Il mio registratore pieno di voci, di fruscii, di parole. Si, di parole. Le luci, i microfoni, un caffè, una bottiglia d'acqua, un uomo, un sorriso, una voce, una domanda. Una delusione.

La polvere vulcanica scende anche sul libro rosso e se ne appropria offuscandone la vivacità del colore: le sfumature della vita, del mio credo per cui ho lottato, per cui mi sono battutto, svanisce, evapora in una nuvola rossa.

La bellezza termina. Si scende. E' finita ancora una volta. Ancora una volta.

Il potere sotterraneo colorato di forza e inumidito da unguenti striscianti, centurioni e consoli inviati qua e la nelle stanze del palazzo vestiti, trasvestiti, da normalità hanno vinto. Ancora.

Un altro colore stenta a riprendere il contorno della mia vita, languidamente, nascondensosi dietro ad una stanchezza fisica e mentale inibendomi qualsiasi slancio e sorriso. Ma dovrà colorarlo. Occorre tempo.

Son fatto così, prendere o lasciare.

La vita va avanti, deve andare avanti, ma quella cenere vulcanica ha coperto anche le palpebre: tutto è grigio.

Piangere? Si, no, forse: occorre rompere quell'incantesimo in cui son caduto.

L'anima è prigioniera da anni, tanti anni, ed oggi è finanche ricoperta di cenere vulcanica impietosamente lanciata a morte contro l'ingiustizia come in una celebre canora locomotiva che ancora sbuffa e che sbufferà sempre. Sempre.

Dignità, silenzio e rabbia si frantumano in cenere anche loro e il cuore si rifugge nell'oblio mentre dal Saind Creek barese scorre impietosamente un'altra vittima. L'ennesima. Ma la vita va avanti.

Quella sagoma non ci sarà più. Ce ne sarà un'altra. Il registratore, il libro una volta rosso, il microfono, le luci torneranno a vivere. Ma non sarà la stessa cosa. Almeno per me.

Le luci a San Siro si spengono. Definitivamente.

Ciao GP. Ad maiora

Massimo

7 febbraio 2011

BRESCIA-BARI 2-0: IL CANTO DEL CIGNO BIANCOROSSO

Editoriale per Go-Bari 6/2/2011


Kutuzov sbaglia il pareggio al 94' e sul capovolgimento di fronte, Caracciolo - che, per la cronaca, non segnava su azione dai primi di novembre - con un Bari sbilanciato, raddoppia. Ecco, questa è la fotografia del Bari quest'anno. Un deja-vu, insomma. Sono tipologie di partite già viste in tanti (troppi) campionati, naturalmente, finiti male.
Un'altra istantanea, se vogliamo, sta nel fatto che a Brescia si possono permettere di mantenere in panchina un tale Caracciolo (da noi caldeggiato a giungo scorso al posto del fragile Barreto) così come, è appena il caso di ricordare, che la stessa squadra può permettersi di ingaggiare un crepuscolare ma ancora efficiente Roberto Baggio per godere delle ultime fantastiche giocate. Il Bari, invece, Huseklepp. Così è se vi pare, scriveva Pirandello.

4 febbraio 2011

Bari - Inter 0-3: Crepuscolo biancorosso



Editoriale pubblicato su Go-Bari il 4.2.11

E pensare che le premesse erano altre: vittoria a Lecce stentata e fortunata - per nulla meritata - un inizio mercato di riparazione da cui attingere qualche buon innesto, possibilmente sano a buon mercato, gli eterni infortunati pronti per ritornare a giocare e soprattutto una distanza dalla quart'ultima ancora colmabile. Premesse andate alla malora. Purtroppo.

3 febbraio 2011

BARI CALCIO: VITINO SWAROVSKY, VINCENZO E LE BOMBETTE DI CAPODANNO

Articolo per Go-Bari 3/2/2011


Editoriale pubblicato su Go-Bari il 3.2.11


Non crediamo sia stato un mercato di riparazione cattivo se consideriamo che si trattava di quello, cosiddetto, "riparatore". Abbiamo come l'impressione che sarebbe potuta andar peggio se pensiamo ai precedenti, quando arrivavano fisiognomiche sconosciute, rotte, da curare e arrugginite: Jadid, Pisano e Sestu - tanto per far tre nomi, ma ce ne sarebbero altri 100 - sono gli esempi più calzanti. Ma questi 7 giocatori, pur non essendo fenomeni, crediamo che siano l'optimum - come si dice - cui il Bari poteva ambire col minimo.

1 febbraio 2011

Bari Calcio: Un mercato riparatore buono ma tardivo

Articolo pubblicato su Go-Bari 1/2/11

E' stato un mercato di riparazione per niente facile - per dirla alla Fossati - vista la consueta volontà del presidente Matarrese nel non voler investire anche se, a quanto pare, qualcosa deve aver speso. E se ha speso, evidentemente, ci crede ancora in una salvezza in extremis, beato lui. Noi un po' meno ma va bene lo stesso.