12 dicembre 2011

Brescia: tra istantanee di angosce autunnali e di 3 punti


Brescia è una città vivace e zeppa di storia romana ma che di brianzolo ha poco e nulla, una città in odor di Veneto a due passi dal Bardolino e dal Garda più che dalla “Madonina”, ma tanto triste. Quando la vedi, la attraversi, la percorri, ti lascia un retrogusto di grigiore nella mente, complice, ovviamente, anche il periodo autunnale. Ma è anche “Patrimonio dell'Unesco” pur non essendo candidata a Capitale della Cultura nonostante la mostra su Van Gogh e Gauguin di 5 anni fa.

6 dicembre 2011

Introspezione biancorossa, tra Torrente, sgagliozze e paturnie varie



Nel giorno di San Nicola il calendario odierno rammenta di una Bari con una temperatura invidiabile e laicamente calcistica che si risveglia al sapor di cioccolato amaro e di sgaglioze raffreddate. Un sapore amaro dovuto alla partita di ieri giocata al San Nicola dove c'erano 408 paganti: ad un tratto, quando mi hanno passato il foglio dei paganti nell'intervallo, ho pensato che in quel numero ci fosse uno zero di troppo e che gli spettatori fossero, in realtà, 48, dunque, in perfetto trend col Cittadella. Ed invece no. Erano 408 più un terzo dei 4.400 abbonati.

29 novembre 2011

Bari: ritorno al passato nel Piceno tra le sue malinconiche bellezze


Perdere ad Ascoli Piceno per il Bari ci sta pure; e non sarà un caso che su 21 incontri fin qui disputati, dal 1965 ad oggi, nello splendido set cinematografico naturale marchigiano in cui Pietro Germi diresse Alfredo, l'impiegato infelice interpretato da "Papillon" Dustin Hoffman, la squadra barese abbia perso per ben dieci volte, pareggiato otto e vinte appena tre, due delle quali, peraltro, solo in Coppa Italia ed una sola in Campionato (gol di Colombo), ma perdere così, in maniera abulica, facendo solletico in attacco, col solo Galano - esterno di destra - ad accentrarsi per tirare in porta in modo peraltro debole e centrale, no.

24 novembre 2011

Il Bari e gli epigoni


Bene. Assodato che chi doveva accattivarsi le simpatie di quelli della Meleam lo ha fatto ben bene descrivendo la cronaca cialtronesca - minuto per minuto - della trattativa quasi fosse un infiltrato speciale mandato lì in veste di Messia pre-murgiano col pretesto di evangelizzare ma, di fatto, con l'obiettivo di attirarsi le attenzioni dei soliti amanuensi virtuali cronicizzati - a ragione - dal cambio di dirigenza, e visto, altresì, che insieme al figurante "Innominato" manzoniano, in precedenza mascherato sotto le mentite spoglie di un dissuadente e bastian contrario Don Rodrigo, e da qualche tempo a questa parte persino da Masaniello incontrastato dei siparietti tardomelodici radio-televisivi addolciti dalle più spocchiose calzature banderuolensi in cui, tradizionalmente, due piedi entrano in una sola e rigorosa scarpa perchè "non si sa mai", e col sospetto metafisico per cui, finanche altri personaggi simili al celeberrimo punteruolo rosso che tanto male fa ed ha fatto, magari inconsciamente, alle palme matarresizzate baresi mostrandosi a piè di lista in rigoroso ordine e disciplina, quasi fossero tasti scalanti ordinati di un pianoforte, han tentato di penetrare nelle maglie neofite della società angioina pur senza conoscere al momento, per la verità, con quali risultati anche se confido - essendo a Bari e non a Sondrio - in una salita sul carro societario immediata, credo che ormai siamo davvero alla fine. Sicchè questa benedetta trattativa, secondo taluni, già conclusasi da qualche giorno, e portata avanti da personalità manageriali supportati da mecenati gotici o giù di lì, dovrebbe essere conclusa.

15 novembre 2011

Giampiero Ventura, altre curve della memoria e i panzerotti


Faceva freddissimo nella mix-zone dell'Olimpico ubicata, tra l'altro, fuori all'aperto, ad un metro dal terreno verde, sotto la tribuna d'onore laddove una volta c'era la pista di atletica, e il freddo si sentiva tutto. I 3 gradi che riportava impietosamente il mio IPhone c'erano tutti. Fortuna che mi ero attrezzato con l'abbigliamento.
Ancor prima di salutarmi mi chiede se per caso gli ho portato i panzerotti, in effetti terapeutici l'altro ieri, nella serata torinese vissuta all'addiaccio. “Addò a mascì senza panzerotti, Massimo?”, mi domanda Giampiero Ventura da Genova in un dialetto poco probabile, misto al solito slang deandrè-fossatiano, da quei quartieri profumati di pesto dove il sole del buon dio, quando Giove e Pluvio decidono d abbattersi sul capoluogo ligure e dintorni - chissà per quale recondita ragione - non dà mai i suoi raggi di sole.
Un abbraccio forte, un saluto sincero, una pacca sulla spalla, un sorriso di chi sa di aver trovato un amico, oltre che (son parole sue) “un bravo giornalista, un giornalista alternativo”. Inizia così l'incontro con Giampiero Ventura che, dopo quello con Livio Manzin, mi ha fatto toccare apici emotivi indescrivibili. Poi il Toro contro il mio Bari, un pareggio insperato – e forse non del tutto meritato se penso al gioco espresso dalle due squadre – ed una giornata tricolore torinese, vissuta tra una cioccolata calda, rigorosamente e gianduiottamente talmone, hanno fatto il resto.
Ringrazio il capo ufficio stampa del Torino, immortalato nella foto tra me e Giampiero Ventura, per essere rimasto fino alla fine (credo fosse circa mezzanotte e mezza) per me.

Livio Manzin e le curve della memoria (e dei ricordi)


Incontrare Livio Manzin vuol dire percorrere una curva della memoria, una di quelle piacevolmente fatali per la nostalgia, una curva gravitante nella statale di un passato vissuto, intenso, ma che nessuno ci renderà, una curva sanamente malinconica.
Un volto da uomo buono, semplice, umile che ricordo ancora con nitidezza nonostante all'epoca si nascondesse, senza grande successo, dietro i suoi celebri ciuffi neri anarchici e quei baffi anni '70 - alla Gringo di Sergio Leone - lunghi e fini, diventati ormai un cult per quelli come me che frequentavano sin da quasi un ventennio, domenicalmente, il Della Vittoria, baffi nel frattempo divenuti più “anni 2000”, dunque curati, ma canuti al pari dei suoi pochi capelli, quel fisico tipico di calciatore con un andamento felpato da ex centrocampista nonostante l'inevitabile pancetta che, a dirla tutta, nemmeno tanto di intravede, un uomo capace di trasmettere una straordinaria sensibilità mista alla tradizionale freddezza nordica stemperata, però, dal suo affetto; fisiognomica tradita dai suoi racconti nei quali narra una vita (la sua) piena di sacrifici, vissuta nel focolare domestico tra l'affetto di un padre operaio nella Fiat che non poteva donargli quel benessere che molti adolescenti di oggi, invece, ricevono un po' troppo generosamente, incautamente e, magari, anche troppo frettolosamente quand'anche la famiglia, spesso e volentieri, non possa permetterselo, affetto ricevuto anche dalla mamma istriana dell'epoca di Tito, una vita, però, fatta anche di tante belle soddisfazioni tra calcio, famiglia (figlia nata a Bari) e lavoro post-calcio.

9 novembre 2011

Moggi: confine tra etica e passione


La condanna, sia pur di primo grado, di Moggi non depone bene per quelli della Meleam che pure sta conducendo benissimo la trattativa con i Matarrese. Finalmente, aggiungo, dopo tanti pagliacci. Infatti, stando a quanto scritto su più fronti, sarebbe emerso che la dirigenza della società di servizi bitontina avrebbe fatto leva sull'ex DG della Juve per rilanciare il Bari, sia pur sottotraccia. 

E messo e non concesso che la stessa società abbia pronti quei 100 milioni di euro per rilanciare il Bari (perché - è inutile che ci nascondiamo - ce ne vogliono grosso modo tanti, tra debiti regressi, debiti attuali, pignoramenti vari da saldare e un minimo di investimento: per altre cifre minori sarebbe tutto inutile, anzi, si cadrebbe dalla padella nella brace), dove comincerà il confine tra etica e passione per i tifosi che pure hanno sofferto tanto semmai quelli della Meleam dovessero decidere di affidare ad un pregiudicato quale sarebbe, appunto, Moggi, la gestione della Società gloriosa del Bari calcio la quale, sebbene non sia mai decollata per la cattiva gestione dei Matarrese, è sempre stata - se non altro - integerrima e lontana da ogni sospetto di malaffare?

POCO EQUILIBRIO DEI TIFOSI NELLE VALUTAZIONI, SECONDO ME, TROPPO AFFRETTATE


D'accordo. Il Bari non ha giocato benissimo. Giustificato (ma fino ad un certo punto) il malumore contenuto e civile della tifoseria: però qualcuno vorrà spiegarmi come mai, quando si vince a Grosseto traspare un certo entusiasmo al punto che si parla di playoff esorcizzando, persino, d'incanto i due punti di penalità e facendo passare tutto, malumore, sentimenti antiTorrente ed antimatarrese come una chemioterapia, mentre se perde in casa col Verona per una disattenzione ed un primo tempo - a mio modo di vedere - tra i più brillanti e più vivi dell'intero torneo, traspare lo sconforto.

Insomma: io credo che, infondo, chi accusa i tifosi baresi di essere contraddittori e non all'altezza di grandi palcoscenici, non abbia, poi, tutti i torti. Credo altresì - ma questo lo vado dicendo da sempre inimicandomi grossa parte della tifoseria ma nessuno ancora è riuscito a smentirmi - che ancor prima di cambiare dirigenza occorre che cambi la mentalità dei tifosi, forse troppo attaccata a stereotipi passati che fanno solo male al sol pensarci. O forse perchè si è ancora troppo provinciali, non saprei, fatto sta che quando si sta lì per spiccare il volo della maturità in cui è prevista anche la sofferenza (anche i tifosi del Milan e della Juve, a loro modo e per altri motivi, soffrono pur non avendo la sfortuna di avere avuto una presidenza come la nostra), ecco che si materializza la solita mentalità del tifo barese. Intendiamoci, non sparo nel mucchio, ma a quanti manifestano il sacrosanto (perchè è sacrosanto e giustificabile) malumore lanciando accuse ad uno e poi all'altro.

2 novembre 2011

Grosseto parrà, finalmente, la sua nobilitate? Oh, maremmina maiala...


C'era il sole a Grosseto. La giornata era tersa, luminosa, calda, le foglie ingiallite dell'autunno giacenti per terra, tradivano un aspetto tipicamente primaverile. Nel giorno in cui santi e morti si tenevano la mano distanziati solo dallo iato pagano-criatiano di un momento quasi di festa colorato da qualche pezzo di carta gettato per terra nella notte tra un dolcetto ed uno scherzetto, le aspettative per la partita sembravano di quelle giuste, lontane dalle nebbie novembrine che coprono, generalmente, la Maremma di questi tempi. Anche la sconfitta con il Pescara, come da tradizione, ha fornito l'assist per una speranza di vittoria. Così è stato di fatto.

Una vittoria che avevamo previsto soprattutto dopo il ko col Pescara, una vittoria come ormai nello stile di questo Bari in rodaggio, striminzita ma non per questo immeritata: un golletto sul finire del primo tempo di Ciccio Caputo da Altamura apparso buono come il celebre pane delle sue parti (magari irrorato di un propedeutico strato di skuanta dal sapore forte come non mai), un golletto luminoso come il fanale di un boeing errante nei cieli bassi tra Civitavecchia e Tarquinia che ha già preso di mira la pista di Fiumicino in attesa di atterrare, un golletto che ha ripagato il nostro viaggio effettuato fino in Maremma per catturare sentimenti, idee, attimi, un “angulus” pallonaro oraziano capace di far capire che, infondo, ce la si può giocare con chiunque fino alla fine.

31 ottobre 2011

Dolcenera Torrente: ma siamo certi che sia colpa sua?


Sgombriamo subito il campo da pericolosi equivoci: se la società dovesse individuare il colpevole in Torrente, è bene che lo sollevi dall'incarico subito, anche oggi, onde evitare sviluppi a venire disastrosi. E questo lo scrivo per dimostrare - semmai ce ne fosse bisogno, magari per qualcuno che ancora non mi conosce - che non sono prevenuto verso qualsiasi scelta nonostante la mia totale convinzione secondo la quale, Torrente non è assolutamente colpevole del momento "no"; dunque, se così non fosse, è bene che si provveda a far qualcosa per il Bari. Qualcosa che già di per se risulta difficile considerate le difficoltà che la squadra biancorossa sta attraversando in questo periodo, un periodo in cui a tutto, l'Amministrazione Straordinaria del Bari calcio, può permettersi di pensare fuorché ad ingaggiare un altro allenatore che, tra l'altro, di difficile individuazione: chi sarebbe, infatti, quel folle che verrebbe a Bari in questo momento di recessione finanziaria per le casse baresi, se non qualche audace avventuriero allenatore a riposo da tempo o qualche allenatore dalle eterne belle speranze, magari non ancora 30enne?

Leggo da taluni di voi che l'allenatore sarebbe un "presuntuoso", che dovrebbe dimettersi, che dovrebbe adattarsi ai giocatori e tante altre cose. Per carità, è comprensibile lo stato d'animo dei tifosi che, però, chissà perchè, in questi casi punta sempre l'indice verso i meno colpevoli, pur avendo, il buon Torrente, le sue sicure responsabilità. Torrente, a differenza di Ventura (e anche di Conte) - ma in generale a differenza di tantissimi altri - ha già detto in più di una occasione che si assume le sue responsabilità, ha fatto spesso il mea culpa, insomma. Ma temo che nessuno di voi lo abbia sentito. E vi sembra che se uno ammette i propri errori, possa essere etichettato come presuntuoso? Insomma, via...

Io credo che Torrente, allenatore scelto dall'Amministrazione del Bari Calcio (che, è appena il caso di precisare, non è esattamente la "presidenza") per intavolare un mini-progetto che avrebbe cominciato a far ripartire il Bari dopo un'annata disgraziata dopo la quale - la "historia pallonae" insegna - è sempre difficile risalire, stia pagando il fisiologico scotto della matricola: Torrente è un esordiente in B ma sicuramente non è uno sprovveduto, né tanto meno un brocco, ma soprattutto non è un presuntuoso. Al primo colpo, due promozioni consecutive dalla C2 alla B non sono un bigliettino da visita inutile: guardate gli allenatori che hanno fatto bene come lui, esordienti, capaci delle due promozioni consecutive. Ce ne sono di esempi, tutti quanti sono "arrivati" al calcio che conta coi risultati e col gioco. Non tutti al primo colpo. 
Cercate di levarvi dalla mente, ragazzi, almeno questa brutta etichetta di presuntuoso. Non lo conoscete, non lo avete mai sentito parlare vis-a-vis, e, dunque, siete in errore quando pensate ad un allenatore "presuntuoso". Lui è di una umiltà spaventosa ma riesce anche a mostrare il polso, sia pur senza sbraitare ma con semplici ed indicativi gesti.

Torrente ha voluto e preteso, ad inizio torneo, gente di qualità, ma anche attaccanti di peso, in quanto quella banda bassotti tutto cuore e scarsa qualità, non avrebbe potuto reggere 42 partite. Ha chiesto la qualità e gli attaccanti e gli sono arrivati Bogliacino, De Falco, De Paula, Garofalo, Crescenzi, non invece Mastronunzio il quali, tra l'altro, non mi risulta stia sfracellando le Cinque Terre, sfracellate, purtroppo, da ben altre calamità. 
Ma il gioco ha continuato a latitare. Non è colpa, certo, di Torrente se Bogliacino ha deciso di non giocare nel suo ruolo, di eclissarsi e di mostrarsi abulico nonostante - lo ripeto - giochi nel suo ruolo; così come non vedo responsabilità dell'allenatore se Kopunek e De Falco decidono di sbagliare i passaggi e perdere sempre la palla a centrocampo come dei pivelli: non è colpa di Torrente se De Paula (insieme a Rivas) risulta irritante, inutile e dannoso. Torrente, a differenza di un suo illustre predecessore, ha finanche cambiato metodo passando da un 4-3-3 ad un 4-2-3-1, che sarà stato pure infruttuoso dal punto di vista del gioco, ma se non altro ha dimostrato di non essere, appunto, ottuso ma aperto a possibili cambiamenti in corsa.

Non poteva ottenere gente più qualitativa di questi. Se poi costoro hanno deciso di non giocare a pallone, anzi, di sbagliare l'abc del calcio, allora non so cosa dire. Ovvio che, come tutti gli allenatori che arrivano in una piazza, ha portato con se una "mini colonia2 di giocatori di cui si fidava: lo ha fatto Conte portandosi Maniero Rivas e Siligardi, autentici sconosciuti al calcio con nessuna promozione al petto, non vedo perchè Torrente non avrebbe potuto (e dovuto) portarsi con se Lamanna Borghese e Marotta. Purtroppo il calcio non è scienza e non sempre Marotta e Lamanna, se con casacche diverse, possono rendere come gli anni precedenti. Ci sono tanti fattori, prima di tutto, la serenità d'animo. Dunque, non reggono nemmeno i commenti tipo "li ha voluti Torrente, dunque, è lui il colpevole". Ovviamente sono il primo ad ammettere che Borghese, ad esempio, non stia rendendo come dovrebbe, alcuni disimpegni sembrano davvero goffi, ma sono convinto che non sia questo il vero Borghese, quantunque anche lui, acerbo come Torrente.

Sicuramente il tempo per costoro (i senatori) è scaduto. A me aveva detto che era già scaduto dopo Castellammare: in allenamento, De Paula gli ha dato garanzie che, però, non gli ha confermato in campo ieri. Dunque da martedì a Grosseto prepariamoci a vedere gente più vogliosa di farsi notare, di crescere, di dimostrare che non sono arrivati a Bari per scaldare la panchina. Defendi, Bellomo, Scavone (che, chissà perchè, pur non essendo il salvatore della patria, non appena entrato, non ha sbagliato un passaggio a differenza di altri), Masi e Ceppitelli prenderanno il posto di chi lo ha tradito. Del resto, cambiare un allenatore, almeno a Bari, non ha mai sortito effetti sperati. Non ci credete? Vi ho preparato una mini scheda che va dagli anni '70 ai giorni nostri e che vede tutti gli esoneri e i rispettivi sostituiti con le relativi apporti e supporti:

-1969-70, serie A: Bari nelle ultime posizioni, Pugliese viene esonerato al suo posto Matteucci che non riesce ad evitare la retrocessione in B;

-1973-74, serie B: Regalia in cattive acque in B viene esonerato al suo posto Pirazzini che non evita la retrocessione in C;

-1975-76, serie C (dunque il Bari era favoritissimo per la promozione e anche un secondo posto sarebbe stato un insucesso), Bari stenta tra le prime, Pirazzini viene esonerato, Seghedoni prende il suo posto ma non fa meglio al punto che viene esonerato anche lui, Pozzo prende il posto ma rimane in C;

-1977-78, serie B e un progetto per la A: Losi viene esonerato, Santececca, allenatore giovane emergente di una squadra "Primavera" non fa meglio, alla fine salvezza risicata;

-1980-81, serie B, anche qui c'era un progetto per la A: Catuzzi viene esonerato, Renna al suo posto ma non fa meglio di Catuzzi, alla fine rimane in B;

-1982-83, serie B: Catuzzi viene esonerato, Matarrese si affida all'esperto Gigi Radice che, però, non evita la retrocessione in C;

-1991-92, serie A: Salvemini viene esonerato, Boniek non evita la retrocessione in B;

-1992-93, serie B, si progetta la A: Lazaroni viene esonerato, Materazzi non riesce a far meglio, rimane in B;

-1995-96, serie A: Materazzi viene esonerato, Fascetti non evita la retrocessione in B;

-1999-2000, serie A: Fascetti lasciato fino all'ultima giornata nonostante un pessimo campionato, riesce a raggiungere una salvezza risicata in extremis;

-2000-01, serie A: Fascetti viene esonerato, Sciannimanico non evita la retrocessione in B;

Anni di B nei quali, pur senza spendere, si progetta una promozione in A:
-2001-02, serie B: Sciannimanico viene esonerato quando la classifica comincia a sorridere al Bari, sostituito da Perotti che però non va in A;

-2002-03, serie B: Perotti esonerato, Tardelli non va in A;

-2003-04, serie B: Tardelli esonerato, Pillon retrocede in C;

-2006-07, serie B: Maran esonerato, Materazzi non va in A però salva il Bari da un pericoloso scivolone in classifica lasciando riposare i "senatori" e scommettendo sui giovani come Eramo Fiorentino e compagnia bella;

-2007-08, serie B: Materazzi esonerato, Conte salva il Bari da una quasi certa retrocessione;

-2010-11, serie A: Ventura esonerato, Mutti retrocede in B.

Si potrà constatare che tranne un paio di circostanze, il cambio di allenatore non ha mai sortito l'effetto sperato. Anzi, nel 90% dei casi ha peggiorato la situazione. L'annata di Conte fu casuale perché dietro c'era Perinetti e, soprattutto perchè Matarrese staccava assegni, ma anche perchè, bravo quanto volete - e non  un caso che alleni la Juve, ovvero dove ha sempre dichiarato di voler arrivare - ma la sua strada sembrava tracciata sin da Arezzo, come una pista di un aeroporto vista dal'alto: quella era la strada di Conte... non altre. E non tutti gli allenatori hanno la "strada tracciata"... Occorre essere onesti. Si vedeva da un milione di chilometri che Conte era solo di passaggio.

Dunque, nello specifico. Io ci andrei cauto su un esonero per Torrente. Dati alla mano, almeno a Bari, non hanno mai sortito effetti sperati. Anche come tempistica, vale a dire, se fatto per tempo e non tardivamente come fu per Mutti.
Il timore è che prevalga nei giocatori una mancanas di serenità e i motivi sono ben noti. Non accusiamoli di mercenarismo, infondo sono dei lavoratori e, sia pur sporporzionalmente, devono pur portare "il pane a casa", ovvero metaforicamente, devono pure mettere da parte quanti più soldi possibili dal momento che la loro carriera, se va tutto bene (ovvero nel 20% dei casi) dura l'arco di 10-15 anni, mica è come la nostra che per portare il "pane a casa" occorre lavorare duramente 40 anni in attesa di finestre pensionistiche e col timore di essere licenziati per colpa di quella maledetta lettera di Bruxelles... 
Il problema societario forse non aiuta a farli star tranquilli. E se almeno i "big" non giocano bene, risentendone, come potrebbero rendere meglio i giovani? Da qui le incertezze di Lamanna, di Borghese e di qualche altro. Cercate di riflettere. Non gettare la corce addosso a chi, secondo me, è il meno colpevole. Se il gioco latita, nonostante lo abbia cambiato per ben tre volte in 11 gare, non credo sia colpa dell'allenatore. Occorre fare quel che non si ebbe il coraggio di fare lo scorso anno, ovvero quando c'era da mettere in castigo Almiron e Barreto ed invece si scelse di puntare ancora su di loro. Con i risultati noti a tutti.

Non c'è da allarmarsi, ci sono ancora 31 partite, non sempre si incontrerà il Pescara, nè tanto meno Zeman che a Bari non è mai venuto perchè, evidentemente, non si mai creduto in lui, e il boemo lo ha sempre castigato. Abbiamo visto quanto basti davvero poco per vincere una partita. Crotone e Modena fuori, Livorno ed Empoli in casa, dovrebbero aver dato una lezione precisa secondo la quale, non esistono squadre migliori del Bari quanto a "gioco". Dunque basta poco per riprendersi. Certo, alla fine, per cause di forza maggiore, Torino Sampdoria e Pescara verranno promosse, ma solo alla fine, perchè prevarranno i gruppi piuttosto che le individualità. Per questo non c'è più spazio per Rivas...
E se a questo, poi, ci mettiamo l'umiltà di Torrente, dobbiamo essere fiduciosi.
Martedi sarò a Grosseto. Questo Bari non lo lascio in difficoltà.

24 ottobre 2011

A Castellammare, tra biscotti sulfurei, sacro e profano...

A Castellammare, tra biscotti sulfurei, sacro e profano, rosso pompei e altre sciocchezze


Chi arriva per la prima volta da queste parti rimane gradevolmente sorpreso da molte cose: quella curiosità tipica di chi, come noi, ama questo tipo di trasferte, "prime" assolute nella storia ultracentenaria del Bari (stavolta da semplici spettatori paganti), è stata accompagnata piacevolmente da visioni vagamente callimachee che son partite dal mare celeste col suo vasto orizzonte appena contaminato da sagome brune trapezoidali rimandanti ad Ischia e Capri, e col suo celebre panorama che spazia dalla riviera salernitana fino a Posillipo, con sua maestà Vesuvio innalzato lassù come un grattacielo-pirelli, versione stabiese, passando con qualche fisiologica difficoltà nel traffico contenuto, e mai baresamente anarchico, della cittadina termale (peraltro ben descritto in una celebre canzone di Pino Daniele "Che soddisfazione"), percependo un discreto senso civico da parte dei cittadini, un senso civico notevole misto ad una sorprendente pulizia se si pensa al contesto, notoriamente e cronachisticamente, descritto in maniera opposta.

10 settembre 2011

Bari: un caffè amaro al Pedrocchi

Editoriale per Go-Bari 10/09/2011

Seconda sconfitta per gli uomini di Torrente sotto l'ombra di Sant'Antonio che evidenzia tutti i limiti strutturali della squadra ma anche le qualità che, pian piano, usciranno fuori

Padova – Il Bari perde ancora. Stavolta, però, sotto l'ombra di Sant'Antonio, seduto ai tavolini del Caffè Pedrocchi, sorseggiando una prestigiosa e storica tazzina amara. Capita, non è una novità per il Bari. Tuttavia nulla di preoccupante, intendiamoci: la squadra (nuova di zecca) è in chiaro rodaggio e necessita di quel tempo fisiologico per assimilare certi meccanismi dettati dal suo profeta ex eugubino Torrente.
Il Padova, come altre società, è la dimostrazione vivente di quanto sia importante cominciare un progetto sin dall'inizio, ovvero sin dalla data del ritiro, così da poter assimilare, all'unisono, la dottrina di ogni allenatore, nella fattispecie di Dal Canto: al Bari, purtroppo, tutto ciò non è avvenuto. Noi di Go-Bari, come dimostrano i precedenti articoli, lo abbiamo sempre sostenuto sin da tempi non sospetti. Il Bari, al di la di fisiologici carenze strutturali riscontrabili soprattutto in attacco, paga lo scotto della mancanza di amalgama dovuto, evidentemente, all'arrivo a singhiozzo di quei giocatori di qualità tanto richiesti e pretesi dall'allenatore biancorosso. 

5 settembre 2011

Dall'Albinoleffe una sberla terapeutica

Articolo per Go-Bari 04/09/2011

La bestia nera dell'Albinoleffe si conferma tale. Una sberla che riporta sulla terra la squadra di Torrente apparsa un po' troppo presuntuosa ed inesperta
Bari – Prima permetteteci una imprecazione doverosa: accidenti all'Albinoleffe! Ormai è una vera e propria persecuzione quella che da una decina d'anni a questa parte si abbatte sul San Nicola ogni qualvolta scendono giù questi ragazzi bergamaschi autoctoni dalla maglia celestina e che, pur dimostrando di essere una squadra di categoria, rimangono sempre la trasposizione dell'assurdo nel calcio. Così come per il Sassuolo, il Cittadella e il Gubbio.

A volte il calcio è davvero strano, oltre che patetico, stantio, logorante ed irritante: già nel San Nicola, ormai, tutto funziona poco e male, la tribuna stampa è lasciata in balia della ruggine e del tempo con vistosi cedimenti strutturali, gli ascensori non funzionano, la distanza dal terreno di gioco è quella che è, i segni del tempo si vedono eccome, adesso ci si mette pure la lavagna luminosa del recupero e delle sostituzioni manovrate dal quarto uomo a contribuire con del proprio, per cui i sei minuti di recupero diventano un Sigma greco al punto di ingannare persino gli addetti ai lavori che realizzano si tratti di un "tre", e allora è bene che ci si vada tutti a far benedire; se a questo ci andiamo ad aggiungere la pretesa assurda del potere economico mediatico - del goffo e maledetto potere delle tv - di giocare alle ore 15 di una domenica di settembre calda, bollente, allorquando il solstizio estivo è ancora nel pieno della sua attività, con 35 gradi qua e là per l'Italia, ci chiediamo se non fosse stato il caso di proseguire sulla linea delle ore 19, almeno fino a fine settembre, così da sfruttare il beneficio di qualche grado in meno che, sicuramente, avrebbe potuto giovare alle stanche membra dei calciatori, nonchè alle spremute meningi di chi scrive, ovvero degli addetti ai lavori. Ma si sa, è fiato sprecato. Prima il potere, poi gli operai. E' una vecchia regola sempre attuale.

3 settembre 2011

Torrente e Marotta: come esorcizziamo l'Albinoleffe

Articolo per Go-Bari 03/09/2011

Torrente: "Con Bogliacino cambia tutto, schemi, manovra e forse pure vertice di gioco, più assist verso gli attaccanti. Occorre concentrazione, dopo le vittorie fuori casa il pericolo è sottovalutare l'avversario"
Marotta: "Io malinconico e triste per i gol che non arrivano? Ma no, sono sereno, prestissimo mi sblocco e non mi fermo più".

Bari - Un Torrente appena più gessato e diplomatico del solito si è presentato in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti in vista del match contro l'Albinoleffe di domani.
In chiave formazione non sembra abbia grandi dubbi: "Bogliacino sicuramente lo utilizzerò sin da subito, poi vedrò la condizione di Polenta domani mattina in quanto l'ho trovato bene al suo arrivo pur essendo stato fermo 15 giorni. Lui viene dal mondiale under 20 con cui ha fatto la preparazione. Devo solo decidere se portarlo in panchina perché di giocare non se ne parla ancora. E' al rientro Ceppitelli, oltre all'alternativa affidabilissima Kopunek che ha giocato bene a Modena, dunque vediamo chi, tra questi due, giocherà”.

31 agosto 2011

Bari: cielo di una notte d'agosto

Editoriale per Go-Bari 31/08/2011

Tra la Via Appia-Traiana e la Via Emilia si susseguono immagini, gioie, emozioni e attimi suggestivi medieval-culinari-pallonari. Prima del derby ornitologico tra canarini e galletti. Mentre il Bari va...

Modena – “Tu chiamale se vuoi emozioni” lungo la rotta aerea tra la Via Appia-Traiana e la Via Emilia viste da un aereo. 
Arrivando fin quassù in volo abbiamo scorto dall'oblò dell'aereo immagini callimachee come quelle di città, paesi piccoli piccoli - che, ormai, conosciamo a memoria - e che, in qualche modo, ci hanno ricondotto come d'incanto alla Serie B: abbiamo visto la costa adriatica e le sue interminabili scie sabbiose fino a Rimini, passando per la dannunziana Pescara e la celebre Francavilla al Mare, teatro, insieme a Foligno e Rende, dell'assurdo beckettiano di una Serie C datata quasi 30 anni fa, quindi la selva oscura del Conero prospiciente la splendida spiaggia di Numana, e l'attigua Ancona col suo inconfondibile “ankon” (gomito) naturale che ne contraddistingue la città, dove Barreto & C, tre anni fa, ne espugnarono lo stadio a suon di gol sotto un diluvio universale inenarrabile; abbiamo intravisto il Piceno, i Monti Sibillini, San Benedetto del Tronto, teatro anch'essa di antiche disfide degli anni 70 e 80 nel vecchio “Ballarin”, Ascoli Piceno, Rimini, Ravenna: insomma una linea naturale che ha collegato Bari all'infinito della serie B quasi a volerci significare che le luci di San Siro e dell'Olimpico avevano lasciato il campo a quelle del Braglia et similia.

29 agosto 2011

Bari: ecco De Falco e De Paula

Articolo per Go-Bari 28/08/2011

All'unisono entrambi: "Se è il Bari a cercarti si è obbligati a dir di si. Una piazza storica, importante, un punto di arrivo per quelli come noi"



Alle 13 di oggi sono stati presentati alla stampa nel solito spazio apposito del San Nicola i due ultimi arrivati in casa Bari direttamente dal Chievo Verona.
Si tratta di Marcos Ariel de Paula, attaccante brasiliano nato a Bariri (mai località fu tanto indicativa...) il 19 dicembre del 1983, e Andrea De Falco, centrocampista tuttofare, nato ad Ancona il 10 giugno 1986. Entrambi raggiungono Bari - parallelamente al trasferimento di Francesco Grandolfo al Chievo - con la formula del prestito con diritto di riscatto della comproprietà. Entrambi, a leggere il curriculum, risultano transitati nella Terra di Puglia, tra Taranto, Manfredonia, Martina Franca e Foggia, negli anni 2006-2008.

28 agosto 2011

Bari Varese: parola ai protagonisti

Articolo per Go-Bari 28/08/2011

Carbone, Borghese, Sini e Torrente: "un buon punto" per tutti. Il solo Carbone, a ragione, recrimina ma non più di tanto. "Ai punti avremmo meritato di vincere"

A fine gara abbiamo raccolto alcuni pareri dei diretti interessati a cominciare dall'allenatore del Varese, esordiente come Torrente in B, Benny Carbone:

Allora Carbone, tra il caldo e gli infortuni, alla fine, ha vinto il pareggio
"Si, ma ai punti avremmo vinto noi senza dubbio. Abbiamo fatto una grande partita soprattuto nel secondo tempo. Sono contento dei miei ragazzi e della loro prestazione perchè così mi hanno dimostratato che sono dei professionisti e dei grandi giocatori".

Sul Bari, poi, Carbone si spinge in un giudizio davvero sincero:
"Il Bari ha un organico che non si discute anche se oggi ha trovato una squadra in palla sotto i punti di vista, in tutti i reparti, una squadra vera, aggressiva, corta, ed è un rammarico non aver fatto un gol. Quando si trova una squadra aggressiva cerchiamo di accorciare gli spazi costringendo gli avversari a lanciare la palla così da evitarle le manovre".

Insomma, un pretesto in più per dimostrare al Bari, appena retrocesso, che la serie B è tosta:
"Qui c'è un allenatore che saprà sicuramente far molto bene. Sarà compito suo portare la squadra ai livelli che tutti voi sperate, ne sono certo".

Il Bari sa anche pareggiare

Editoriale per Go-Bari 27/08/2011

Punto, tutto sommato, positivo per la squadra biancorossa che, pur in difficoltà, riesce a farsi rispettare al cospetto di un Varese più in palla

Bari - E' andata la prima. Dopo i fasti camuni e termali nei quali il Bari l'aveva fatta sempre franca vincendo tutte le gare, ecco scoprire che, "finalmente", la squadra di Torrente sa anche non vincere, sa pure pareggiare ma, soprattutto, sa anche non perdere pur in situazioni di difficoltà in cui la mettono gli avversari. E, come dicono i grandi saggi del calcio, se non si riesce a vincere una partita, è bene accontentarsi di un punto dal momento che da adesso in poi non saranno più i pallottolieri a doversi muovere per i gol fatti, ma i punti in classifica. E la differenza ci pare sostanziale.

26 agosto 2011

Torrente, vigilia della "prima" ufficiale

Articolo per Go.Bari 26/08/2011

Anno "zero" per la squadra del Bari che parte a fari spenti, ma pur sempre con entusiasmo, per solcare il mare impetuoso della B. Con la storia e il blasone nel motore traghettato da Dolcenera Torrente

Bari – E domani si ricomincia. Una voltata ed una girata - invero con qualche difficoltà e parecchi imprevisti - ed ecco ricominciare il campionato con a poppa, stavolta, il timoniere Dolcenera Torrente e tutta la sua ciurma di ex eugubini, giovanotti dalle belle speranze, qualche marinaio in calzoncini corti e maglietta biancorossa esperto di categoria, speriamo non brillo di rhum, e, soprattutto, senza personaggi ingombranti. 
Si respira, indubbiamente, un'aria nuova al San Nicola e, col relativo vento - quantunque non spirino verso traguardi ambiziosi almeno in partenza - il Bari deve approfittarne per spiegare le sue vele per approdare, al più presto, in rade sicure in attesa di tempi migliori. Ma soprattutto in attesa della fine della spesa di Angelozzi che procede con qualche difficoltà di troppo a 4 giorni dalla chiusura.

Borghese: Faremo bene lo stesso

Articolo per Go-Bari 25/08/2011

Grande concentrazione in squadra, per Borghese, il quale nonostante le assenze importanti intravede ampi margini per iniziare bene.

Bari - Non e' il Borghese cinematografico "piccolo piccolo" monicelliano che si è presentato in sala stampa oggi pomeriggio, e non lo è nemmeno di fatto e di statura, ma un Borghese concentrato, sicuro di far bene e dispensatore di ottimismo in un momento difficile per la società che con mezza difesa out (Claiton e Ceppitelli squalificati, Crescenzi cucito sull'avambraccio, e Masiello out... per adesso), si appresta a portare, insieme al fido Donati che gli assomiglia moltissimo, la croce e la bandiera contro il Varese che, per la cronaca, torna da queste parti dopo ben 27 anni; una squadra che, pur avendo cambiato tanto come il Bari, rimane sempre una realtà che, probabilmente, si presenterà ai nastri di partenza del San Nicola ancora trainato dall'inerzia dello splendido campionato dello scorso anno. Un po' come fece il Bari di Ventura contro la Juve, lo scorso anno di questi tempi, quando iniziò forte dell'inerzia del precedente torneo.

25 agosto 2011

Da Masiello a Masaniello: Metti una sera a cena....

Editoriale per Go-Bari 25/08/2011

Metti Masiello, diventato improvvisamente Capopopolo napoletano come il celebre Masaniello seicentesco, una sera a cena tra stoviglie volanti...

Lo confessiamo: non siamo rimasti granché felici. Quel sottile, intenso, rivolo di amarezza ci ha avvolto come miele, anzi, per dirla tutta, siamo rimasti molto dispiaciuti. Speravamo si trattasse di una boutade, una di quelle grosse, dal momento che abbiamo fatto  fatica a crederlo avendo respirato la stessa aria per un mese. Chi vi scrive è un sognatore (egli, come Cyrano, detesta la gente che non sogna) e, pur essendo affacciato sul davanzale della dannata ed ipocrita quotidianità, con cui, un po' ingenuamente, fa i conti, ama attorniarsi dalle silvie rosseggianti e dalle idee bucoliche, vagamente poetiche, miste al calcio. Ed anche dal buon vino che, si sa, ammazza l'anemia. Abbiamo recepito, e fatto nostri, gli insegnamenti che Seneca dette a Lucilio relativamente all'autosufficienza.

24 agosto 2011

Bari: preso Garofalo, quorum in difesa

Articolo per Go-Bari 23/08/2011

Torrente voleva otto giocatori in difesa (due per ogni ruolo), sono arrivati. Adesso i due attaccanti e i due centrocampisti, anche esterni.

foto: www.lastampa.it
Bari - L'Ufficio Stampa del Bari ha comunicato l'avvenuto trasferimento a titolo di prestito di Agostino Garofalo, classe '84, dal Siena al Bari.

Garofalo, difensore esterno, contrariamente a quanto apparso, non va a "stuzzicare" Masiello, come la fantasia popolare mediatica ha goffamente sentenziato dopo l'episodio del rigore con l'Avellino, ma va a colmare l'ultimo tassello difensivo preteso da Torrente così da poter iniziare il torneo - come lo stesso allenatore disse in fase di presentazione - con almeno due giocatori per ogni ruolo. Dunque, oltre al ritrovato Masiello il cui apporto sarà sicuramente fondamentale ai fini dell'esperienza e della qualità, ecco il suo naturale sostituto che si aggregherà in serata alla comitiva barese. 

22 agosto 2011

Bari: sogno di una notte di mezza estate

Articolo per Go-Bari 22/08/2011
Torrente: "non mi cullo, pretendo i 4 giocatori che avevo chiesto". Marotta: "insieme a Caputo faremo di tutto per mettere in difficoltà il direttore"

Bari - Sogno, ed emozione, di una notte di mezza estate. Così, mutuando il titolo di un celebre film di Woody Allen, possiamo sintetizzare lo stato d'animo di Vincenzo Dolcenera Torrente. Un sogno perché, volenti o nolenti, la sua squadra, dal 18 agosto - quantunque incompleta - gioca otto partite e non fa altro che vincerle tutte, fa gol a grappoli, e subisce gol col contagocce (due soli) e, sebbene si tratti pur sempre di calcio agostano, a questi numeri non eravamo abituati; un sogno perché ieri, pur incontrando l'Avellino, una squadra di Prima Divisione tutt'altro che irresistibile che pure, però, aveva espugnato fuori casa Portogruaro e Varese (e quindi le credenziali non erano, poi, così scarse), ha superato il turno di Coppa in scioltezza, giocando bene e convincendo, segnando 4 gol, sbagliando un rigore, prendendo una traversa e mangiandosi almeno tre gol limpidi: un'emozione, invece, perché passando il turno, il destino - così come scritto da noi nel nostro articolo di presentazione alla gara di ieri - gli ha riservato il Genoa, ovvero la sua "vita" calcistica, cui renderà visita a fine novembre, una partita che - siamo certi - non sarà una qualunque per Torrente; e infine, una emozione per la concomitante vittoria del suo Gubbio, ieri, corsaro a suon di gol a Bergamo contro niente di meno Andrea Masiello & C. Insomma se non è stato un sogno di mezza estate quello di ieri, ci siamo andati molto vicini.

20 agosto 2011

Torrente, tra Kopunek e Mastronunzio

Articolo per Go-Bari 20/08/2011

L'allenatore, in conferenza stampa, ha detto la sua su Mastronunzio. Kopunek sin dal primo minuto.

Bari - In vista del secondo turno di Coppa Italia che vedrà il Bari impegnato contro gli irpini dell'Avellino, la seconda squadra consecutiva incontrata di Prima Divisione - peraltro ripescata dalla Seconda - Mister Torrente sembra avere le idee ben chiare "nonostante - dice - non ci si debba fidare di certe squadre perchè, come noto, vengono a giocarsi la loro partita, peraltro su terreni prestigiosi, chiudendosi in difesa come ha fatto lo Spezia nel secondo tempo, e batterli diventa complicato". 
Già, diventa tutto maledettamente complicato soprattutto se si sbaglia l'approccio alla gara, così come avvenuto due giorni fa contro il Bisceglie, avversario di "comodo" preso nettamente sottogamba con cui, per poco, non ci usciva la storica sconfitta da mettere negli "annales" di Antonucci

E Torrente, a tal proposito, è apparso ancora parecchio seccato: come dargli torto del resto. Sono giovani, alcuni non ancora ventenni e, anche se siamo ad agosto, è bene che comprendano tutti che Bari, per loro, è l'occasione della vita.

19 agosto 2011

Bari gozzanamente a gambe aperte: per il Trofeo TIM

Editoriale per Go-Bari 19/08/2011

Bari merita la A? Giammai! E' solo una Bari americanizzata che vive sempre subordinata al potere

La Juventus
Bari - Gli antichi fasti con cui una piazza trapuntata di biancorosso guardava la fisiognomica di una squadra che l'ha fatta sognare, quasi stesse vivendo una nuova vita, son terminati. Quelli baresi di ieri, falsi, ipocriti e irriverenti, si son portati via tutto lasciando il posto agli echi malinconici vagamente carducciani e bui del San Nicola. I muri dell'impianto barese si sono riaccesi, dopo queste due partite prestigiose tra Nazionale e Trofeo TIM, di maglie color nostalgia, per dirla alla Guccini. Ma è stato un attimo.
E i tifosi giunti a Bari, come falchi, si sono appostati lassù, in ogni ordine di posto, stipati e costretti come le dita nei piedi di un mocassino due taglie in meno, ad echeggiar urla, sfottò, e slogan ora pro, ora contro le strisciate quasi a voler ribadire che qui, per baresi biancorossi, non c'è posto.

17 agosto 2011

Ciao ciao Huseklepp

Articolo per Go-Bari 17/08/2011

Venduto il giocatore norvegese all Portsmouth definitivamente. Un atleta pieno di scorza che verrà ricordato anche per il suo sincero e timido sorriso




Bari - Finisce qui la parentesi barese per il giocatore, forse, più simpatico mai arrivato da queste latitudini. Huseklepp è stato ceduto definitivamente al Portsmouth, squadra di B inglese, per la cifra di 2,2 milioni di euro superando la concorrenza di altre squadre anglosassoni più blasonate (e di Premier League), da tempo sulle sue tracce. Un altro colpo di Angelozzi, dunque, anche se stavolta, a differenza di altri, il ricavato servirà solo per alleggerire l'ingaggio e, soprattuto, onorare il debito contratto con la squadra norvegese di appartenenza che - lo ricordiamo - rimaneva ancora insoluto, senza, quindi, poter investire alcun che.
Una storia un po' kafkiana, se vogliamo, atipica per il Bari a cui tutto si può imputare fuorchè di non aver mai onorato i suoi impegni economici ma che lascia, comunque, un retrogusto beffardo per i norvegesi e, inevitabilmente, anche sarcastici per le menti dei tifosi baresi. Come dire: e va bene che si attraversava un periodo di crisi finanziaria, però...

16 agosto 2011

Bari Spezia: da mo' vale

Articolo per Go-Bari 14/08/2011

Inizia ufficialmente stasera la stagione del Bari calcio dopo il mese di ritiro a Borno



Bari – Comincia stasera la stagione ufficiale del Bari. Contro la squadra ligure la squadra di Torrente si gioca la possibilità di andare avanti nella competizione, possibilmente senza l'ausilio ingombrante dei tempi supplementari e dei rigori.

Tutto cambia. Anche i nomi che lo speaker delllo stadio scandisce all'altoparlante e l'assenza dei soliti che anno accompagnato per anni il pubblico si fa sentire. Gillet su tutti. Ma la pagina e la storia son cambiate.
Il Bari scende in campo col 4-3-3 con Lamanna in porta, Crescenzi esterno di destra,Masiello di sinistra, Borghese e Claiton centrali difensivi; Bellomo e Rivaldo alla manovra di centrocampo, Donati appena dietro, davanti alla difesa, mentre tutto confermato in avanti con Caputo esterno destro, Forestieri sinistro e Marotta, neo papà, centravanti.
In panchina Zlamal, Ceppitelli, Sini, Defendi, Scavone, Rivas, Stoian che, all'ultimo momento, ha preso il posto di Grandolfo, forse infortunato.

Bari Spezia: ciak si comincia

Articolo per Go-Bari 14/08/2011

Gli uomini di Torrente iniziano alla vigilia di ferragosto il loro lungo cammino ufficiale contro lo Spezia in Coppa Italia


Bari – Comincia stasera la stagione ufficiale del Bari. Contro la squadra ligure la squadra di Torrente si gioca la possibilità di andare avanti nella competizione, possibilmente senza l'ausilio ingombrante dei tempi supplementari e dei rigori.
Tutto cambia. Anche i nomi che lo speaker dello stadio scandisce all'altoparlante e l'assenza dei soliti che anno accompagnato per anni il pubblico si fa sentire. Gillet su tutti. Ma la pagina e la storia son cambiate.
Il Bari scende in campo col 4-3-3 con Lamanna in porta, Crescenzi esterno di destra,Masiello di sinistra, Borghese e Claiton centrali difensivi; Bellomo e Rivaldo alla manovra di centrocampo, Donati appena dietro, davanti alla difesa, mentre tutto confermato in avanti con Caputo esterno destro, Forestieri sinistro e Marotta, neo papà, centravanti.

15 agosto 2011

Bari: avanti tutta. Buona la prima

Articolo per Go-Bari 14/08/2011
Bari - D'accordo. Lo Spezia è una squadra di categoria inferiore ma è sicuramente tosta, la classica squadra da battere, peraltro anche in vantaggio sul Bari per quanto concerne la preparazione. A questo si aggiunga la rosa degli aquilotti di primo piano che, secondo noi, in A non sfigurerebbe, e alla fine si tirino le somme e si valuti il peso specifico della vittoria conseguita al 95'.
Sicuramente una bella prova, caparbia, coriacea e pregna di volontà nel cercare la vittoria a tutti i costi, dopo i primi venti minuti nel quali la squadra di Torrente, forse emozionata per la "prima" al San Nicola che, comunque la si pensi, suggestiona sempre soprattutto chi non lo ha mai calpestato, ha stentato nel gioco. Ma poi, pian piano, ha preso le contromisure giuste sia pur a singhiozzo fino a giocare col cuore piuttosto che con la mente, soprattutto nell'ultima mezz'ora della gara. Normale. Siamo a ferragosto, mica a febbraio. Cosa si pretende di più dalla "giovine" Bari?

13 agosto 2011

Torrente: "Chi si accontenta è un perdente"

Articolo per Go-Bari 13/08/2011
Alla vigilia della prima, vera, gara, Torrente parla a 360 gradi su rinforzi, Spezia deliziandoci con una frase in latino



Bari – E' un Torrente sicuro di se, decisamente in piena pur con le sue movenze epicuree, quello apparso in sala stampa poche ore fa, un Torrente che vuol proseguire contro lo Spezia, nella prima di Coppa Italia (i lettori ci perdoneranno ma la competizione ci piace ancora denominarla così) di domani sera, la sua corsa verso la settima vittoria consecutiva - decisamente la più importante - senza accontentarsi del minimo sindacale "perchè – dice l'allenatore - chi si accontenta è un perdente nella vita”.

11 agosto 2011

Bari-Spagna: costellazioni a confronto

Editoriale per Go-Bari 11/08/2011
La partita di ieri con la Spagna e il Bari di Torrente visti ed interpretati come costellazioni


Bari – Non si son viste cadere le stelle, ieri, al San Nicola: i nasini dei 50 mila spettatori giunti da ogni parte dell'Italia meridionale (e non solo), non erano all'insù come da default, quantunque avesse fatto capolino, timidamente, una luna bizantina che forse per il freddo maestrale, ogni tanto, si copriva da un lenzuolo di nuvole levantine. Eppure era San Lorenzo. La notte di San Lorenzo.
Anche noi, di ritorno dal piacevole e sorprendente lungo ritiro del Bari, siam rimasti ad osservare, invano, lungo l'ellissi rabbuiata al di là dell'imbarazzante teflon scoperchiato del San Nicola per sperare di vederne cadere una anche perchè - lo confessiamo - qualche desiderio da esprimere ce l'avevamo pure pronto. Macchè: nemmeno a pagarla a peso d'oro. Quelle erano già cadute. Erano sul terreno dello stadio barese mai stato così verde di questi tempi.

8 agosto 2011

Bari: oggi si riprende in vista di Fiuggi

Articolo per Go-Bari 7/8/2011

In vista dell'amichevole di Fiuggi e dell'impegno di Coppa, i galletti si ritrovano oggi al San Nicola. Mentre Mastronunzio è in arrivo


Bari – Terminate le 48 ore di break si ricomincia. Nel pomeriggio, infatti, presso lo Stadio San Nicola la squadra allenata da Vincenzo Torrente si ritroverà unita, anzi, innestata dai tre giocatori under 21 arrivati dalla Roma, per riprendere la preparazione che, dopo la parentesi Fiuggi del 9 agosto, la porterà direttamente alla prima gara di Coppa Italia il 14 agosto, come noto, contro lo Spezia e non contro l'Aosta che pure avremmo voluto vedere all'opera dal momento che per il Bari sarebbe stata un'autentica novità dopo le varie Bassano et similia.

Bari: arrivederci Val Camonica

Articolo per Go-Bari 03/08/2011

Finito il ritiro. Tra certezze, sorrisi e una pietra sopra sul passato. Si volta pagina. Solo il campo sarà galantuomo.

Darfo Boario – E' finita con la quinta vittoria su cinque. Il ritiro inedito della Val Camonica, seguito in esclusiva da Go-Bari, termina così, come un Torrente che aumenta vertiginosamente la sua mole d'acqua a monte e scende fino a valle, appunto nell'antica Val Camonica, come quella piena che per primi avevamo paragonato alla “Dolcenera” genovese di Fabrizio De Andrè – visti i trascorsi gloriosi del mister – che nera come la vita grama dei tifosi in cerca di riscossa e accompagnata dalle relative nubi minacciose, ha fatto capolino fin da queste parti fino a tirar giù acqua benedetta che ha investito polemiche e passato, cacciando via – si spera - le depressioni e i malumori dei tifosi.

Mai, dunque, la “Dolcenera” genovese in salsa barese è stata così attesa. E si, perché con 31 gol fatti ed uno solo subito, nonostante la pressoché inconsistenza degli avversari e nonostante la mancanza, stavolta, della bestia nera Lumezzane, è decisamente un risultato positivo dal momento che tra chi ha sviluppato gioco, chi ha segnato, chi ha difeso e chi ha smistato palloni a centrocampo, fino a 18 giorni fa, non c'era un minimo di feeling, né ci si conosceva.

Dos Santos a proposito di Bari Varese

Articolo per Go-Bari 03/08/2011

Ironia della sorte, la prima di campionato è proprio contro la sua ex squadra. Lo abbiamo sentito a tal proposito.



Darfo Boario – Sono usciti i calendari e, ironia della sorte, il caso ha voluto che oltre al Gubbio da affrontare in ultimo - “un segno del destino” secondo Torrente - la prima giornata fa incrociare i galletti con il Varese. Squadra appartenuta fino a 20 giorni fa a Claiton Dos Santos, neo centrale difensivo del Bari. Abbiamo raccolto una sua breve impressione a tal proposito proprio adesso mentre sorseggiavamo un caffè al bar dell'Hotel Rizziaquacharme di Darfo.

- Allora Claiton, ironia della sorte, la prima è proprio con la sua ex squadra....

1 agosto 2011

"Avanti" Bari: considerazioni post ritiro

Articolo per Go-Bari 31/07/2011

Se il buongiorno si vede dal mattina crediamo che Torrente sia già a metà dell'opera

Darfo Boario – Finisce bene l'avventura barese nel ritiro di Borno, con tre vittorie su tre, 22 gol fatti e nessuno subito, un'aria pura e frizzante - di quelle che corroborano il detto mens sana in corpore sano - sospinta dalla melodia delle indefesse campane, già poeticamente descritte, dondolanti ogni benedetto quarto d'ora dal campanile della svettante chiesa madre bornese, che ha ossigenato i giocatori ancora pieni di iodio e, forse, di qualche tossina nel frattempo accumulata a causa delle sacrosante vacanze, e con gli schemi nuovi del 4-4-3 torrentiano appresi con particolare attenzione dai giocatori.

Damiano Tommasi in esclusiva per Go-Bari

E' piombato improvvisamente il presidente dell'AIC qui a Borno: inevitabile una intervista

Borno - Damiano Tommasi, ex centrocampista della Nazionale, ora al timone dell'A.I.C. al posto di Campana, è piombato in ritiro, questo pomeriggio, per osservare, parlare e rendersi conto che tra i giocatori tutto andasse bene. Fa parte del suo lavoro e quando lo abbiamo visto spuntare con quella sua inconfondibile chioma corvina accompagnato dalla inconfondibile barba non abbiamo avuto il benchè minimo dubbio.
Ci ha rilasciato una intervista in esclusiva per Go-Bari.

Claudio Garzelli in esclusiva per Go-Bari

Articolo per Go-Bari 29/07/2011
Intervistato per noi in ritiro a Borno. A ruota libera sul Bari

Borno - Arrivato ieri sera a Borno, l'Amminstratore Unico del Bari, Claudio Garzelli, fa il punto della situazione sulla squadra che sta nascendo. Appare soddisfatto per il lavoro profuso dai suoi collaboratori tenuto conto del momento di difficoltà oggettiva riscontrato nel momento del suo insediamento al timone della società.
Garzelli vuole i tifosi più vicini e il numero degli abbonamenti (400 in 48 ore) sembra rispondere nel migliore dei modi, pur consapevoli che non sarà come gli anni appena trascorsi.
Occorre anche un po' di entusiasmo e quello, sicuramente, nessuno lo negherà. A partire da noi di Go-Bari, vicini alla squadra.

29 luglio 2011

Bari calcio: tra Kafka e Forestieri vince Torrente

Articolo per Go-Bari 28/07/2011
Un Bari kafkiano insuperabile in difesa ma incompleto e a tratti poco sincronizzato, pian piano si fa strada con l'ottimo Torrente

Borno – Terzo ed ultimo test per il Bari ancora allo stato di “girino” puro sguazzante immerso nelle sorgenti del Torrente barese sul campo di allenamento di questo suggestivo centro camuno ridondante, fin troppo, di campane e circondato da montagne verdi di “marcelliana” memoria, ma soprattutto confinante con un parco archeologico di incisioni rupestri di quelli che non si possono perdere per nessuna ragione al mondo, un parco storico decisamente incantevole per una cui visita varrebbe la pena, crediamo, barattare volentieri una giocata di Forestieri, una seduta di allenamento e, perchè no, finanche una amichevole. Noi lo abbiamo fatto negli interstizi di tempo. 

Bari - Selezione A.I.C. 3-0, biancorossi in fase di rodaggio

Articolo per Go-Bari 27/07/2011
Caputo, Borghese e Alvarez hanno regalato il terzo successo amichevole su altrettante gare a Galletti. Intanto si è fermato Masi a causa di una lombosciatalgia

Alle 18 sul campo sportivo di Borno andrà in scena il terzo test per gli uomini di Torrente che affronterà una rappresentativa dei giocatori senza contratto. Seguiteci in diretta, vi forniremo marcatori e azioni particolari.

queste le formazioni, partita appena iniziata
BARI (primo tempo) - Lamanna, Masi, Borghese, Dos Santos, Ceppitelli, Rivaldo, Donati, Gazzi, Caputo, Forestieri, Marotta. A disposizione: Perina, Bellomo, Scavone, Galano, Alvarez, Huseklepp, Grandolfo, Ghezzal, Hysenbelliou. All. Torrente.

E' arrivato Marino Defendi

Articolo per Go-Bari 26/07/2011
Alle 16 è arrivato in ritiro


Borno - Arrivata l'ufficialità di Andrea Masiello all'Atalanta, ecco puntuale l'arrivo di Marino Defendi, centrocampista esterno bergamasco doc, prodotto del vivaio atalantino con un recente passato in A.
Si è aggregato subito al gruppo agli ordini di Mister Torrente, naturalmente sotto la pioggia che ormai la si può considerare a tutti gli effetti un nuovo acquisto per il Bari.
La foto lo immortala mentre svolge il consueto giro di campo per sciogliere i muscoli prima di partecipare ai consueti schemi.

25 luglio 2011

Bari calcio: tra Hemingway e Forestieri

Articolo per Go-Bari 25/07/2011
Assordati dalle campane della chiesa locale prosegue il ritiro del Bari a Borno. Mentre al San Nicola si stabiliscono i prezzi per gli abbonamenti

Borno (BS) - Proseguono lenti ed efficaci i giorni nel ritiro qui a Borno, graziosissima località camuna incastonata come una icona, non esattamente bizantina, nella Val Camonica, dove la squadra di Torrente lavora sodo cullata dal fresco dei monti da cui sprigiona un mix di odori che fanno bene alla mente ma soprattutto all'anima, quell'odor misto funghi porcini e bosco, per intenderci, che sui lungomari baresi assiepati dagli abusivi ce lo si può solo sognare.
Le giornate sul rettangolo verde trascorrono tra palloni, corse e passaggi vari tra Forestieri, Bellomo e Caputo (ma in realtà tra tutti) che in campo viaggiano a 100 all'ora, veloci e precisi come gli esagerati din don dan delle campane vagamente hemingwayane ridondanti dalla chiesa madre di Borno che sonorizzano, senza pietà, tutta la valle (campo di allenamento incluso) ogni santo quarto d'ora rompendo incantesimi fatti di riposo e di lavoro di chi, come noi, cristianamente scrive e dimora in un albergo distante dalle suddette benedette campane appena 20 metri da esse. Purtroppo.
Fortuna che il tutto viene attenuato dal prezioso lavoro dello staff tecnico con l'inossidabile Vincenzo Tavarilli, il silente ed efficace Stefano BoggiaGaetano Petrelli, il preparatore specifico di Pierina, Lamanna  e di Zlamal, quel biondino alto quasi due metri che sembra uscito dalla primavera di Praga.

Bari-Val Camonica 6-0: C'è da lavorare ancora molto

Articolo per Go-Bari 23/07/2011

Buon test per i ragazzi di Torrente in relazione alle assenze, ad una rosa incompleta, e alla caratura dell'avversario

 Borno (BS) - L'avessero giocata al San Nicola l'avrebbero sicuramente sospesa per impraticabilità di campo. Anzi, non l'avrebbero nemmeno fatta iniziare, tanta l'acqua venuta giù da Giove Pluvio sempre coerente da queste parti quando si tratta di rovesciar ettolitri di pioggia dalle Prealpi in su senza danneggiare alcun che, né tanto meno intasare omologhi canali matteotti che, ovviamente, manco ci sono. Ma Bari – Val Camonica (squadra coriacea di serie D) si è giocata sul terreno verde di Borno, 1000 metri, humus di quelli collaudati, il cui terreno verde ha retto benissimo tanto che nessuna pozzanghera (che pure ci sarebbe stata tutta), si è presentata.

18 luglio 2011

Bari calcio: le amichevoli di Borno

Articolo per Go-Bari 17/07/2011

Definito il carnet delle amichevoli che il Bari di Torrente sosterrà a Borno. E sul finire puntatina a Fiuggi


Bari - Appena messo piede in quel di Borno, è stato definito il carnet delle amichevoli cui il neo Bari di Mister Torrente si sottoporrà sul locale campo sportivo di Borno, per rodare schemi e amalgamare reparti composti da giocatori tutti nuovi.

A differenza degli anni precedenti dove, prima di affrontare qualche squadra un po' più blasonata, era diventata consuetudine iniziare coi ragazzini della Val di Ridanna con l'immancabile e fuorviante goleada, stavolta, la squadra del Bari inizierà a misurarsi contro due squadre di probabili ragazzini volenterosi, vale a dire con quelli del Bienno il 20 luglio, e con quelli della Rappresentativa della Val Camonica il 23 luglio. 

15 luglio 2011

Un Bari in cantiere alla prima

Articolo per Go-Bari 14/07/2011

Sotto i 40 gradi, la squadra di Torrente dal marchio eugubino, ha calcato l'erbetta dell'antistadio davanti a 50 tifosi

E' iniziata ufficialmente la stagione 2011-2012 per il Bari calcio. Davanti a 50 tifosi vicini alla dissoluzione a causa dei 40 gradi, la squadra barese, sebbene in evidente stato cantieristico, ha calcato il campo di allenamento dell'antistadio dedicato a Costantino dando l'idea di avere un marchio ben definito di fabbrica: quello di Torrente. Molti, infatti, i "suoi" ex giocatori che lo hanno seguito in questa avventura e che, evidentemente, credono nel suo progetto supportati da altri ragazzi giovani di cui, come suol dirsi in questi casi, si dice un gran bene. Angelozzi sta lavorando bene, sta facendo di necessità virtù e, dunque, occorre dargliene atto.

14 luglio 2011

Ufficiale: Borghese al Bari

Articolo per Go Bari 13/07/2011

Ancora un colpo per Angelozzi che, in silenzio e con zero soldi, accontenta Torrente

Manca pochissimo al pre-ritiro del Bari e Angelozzi è riuscito a mettere a segno un altro colpo, forse il più significativo considerato il budget: anche Martino Borghese, fino a ieri a Gubbio, vestirà la maglia biancorossa. La colonia eugubina, dunque, si fa sempre più cospicua e i desideri dell'allenatore campano si cominciano ad avverare: era noto, infatti, che in fase di conferenza stampa alla presentazione, Torrente aveva cripticamente fatto capire che avrebbe gradito mezza squadra appena allenata. Detto fatto. 

Il difensore arriva con la formula della comproprietà per 250mila euro. Fondamentale la presenza di Torrente che ha dirottato le sue scelte verso la Puglia piuttosto che in Sardegna dal momento che anche il Cagliari era sulle sue tracce.
Massimo Longo

Bari calcio: manzonianamente "sembra che"

Articolo per Go-Bari 14/07/2011

Con quel dubitativo, dal Fort Apache biancorosso, si tenta l'ultima strenua difesa di una società, ormai, al tramonto

Sembra che. Con questo dubitativo di stampo manzoniano ma anche vagamente boccacesco a guardarne i risvolti, qualcuno, impugnando penna e calamaio dal Fort Apache di Via Torrebella, ha scritto e risposto al sindaco Emiliano reo, secondo qualcuno, di non aver rispettato l'accordo transattivo di maggio scorso volto alla risoluzione defintiva dell'annosa querelle stadio.
"Sembra che", infatti, questo "innominato" dall'italiano approssimativo e dalla consecutio temporum improbabile (non ne parliamo della perifrastica), con un intercalare prettamente curvaiolo e tutt'altro che irriconoscibile, ad onor del vero, abbia colto quella palla forata che, ormai, non rimbalza più sull'erba spelacchiata e ingiallita del San Nicola non solo dalla calura ma anche dalla vergogna di cui si è coperta la società, per levarsi qualche sassolino ingombrante.

12 luglio 2011

Bari calcio: Masi si presenta

Articolo per Go-Bari 11/07/2011

Per Go-Bari Giuseppe Saponaro da Firenze ci invia questa intervista


Dopo le anticipazioni puntuali del nostro redattore Marco Beltrami, ecco Giuseppe Saponaro da Firenze che ci pennella un ritratto del nuovo difensore barese grazie anche alla penna prestigiosa di Luca Cellini, collega fiorentino, da lui intervistato.
M.L.

9 luglio 2011

Bari calcio: ermeneutica sull'asse Bari-Toscana

Articolo per Go-Bari 9/07/2011

Novità importanti decodificate in un autogrill immaginario delle autostrade consolari romane. Intanto arriva un brasiliano

Ci risiamo. Il nostro caro collega-amico barese Giuseppe Saponaro, per l'occasione diventato di diritto il nostro corrispondente toscano, dopo l'articolo sui Pugliesi nel mondo incontratisi in Toscana, stavolta ci regala una chicca calcistica.
Il legame tra il Bari e la Toscana - Firenze e Siena in particolare - si è rinforzato grazie ai recenti scambi tra la squadra di Perinetti e quella di Angelozzi, con l'occhio attento del guelfo bianco Corvino il quale, complice pure la sua pugliesità, nonchè l'acclarata amicizia e la stima verso Angelozzi, ci mette del suo per rafforzare questo asse importante.
A tal proposito Saponaro ha intervistato in esclusiva per Go-Bari Antonio Lenoci, collega esperto della res "viola-gigliata", il quale intravede importantissimi movimenti in entrata per il Bari nascente di Torrente