10 maggio 2011

Bari calcio: non habemus papam

Articolo per Go-Bari 10/05/2011
Proposta spalmatura emolumenti bocciata. Solo in pochi hanno accettato. Appuntamento all'Ufficio del Lavoro alle 10

foto: fussballtempel.net
Non habemus papam. Come nelle previsioni non c'è stata fumata bianca. E nemmeno grigia. Il primo incontro, bonario, tra giocatori e società volto a considerare l'eventualità di spalmare gli emolumenti maturati per il trimestre gennaio-marzo 2011 in tempi più lunghi rispetto a quelli previsti, a causa della presunta difficoltà economica della famiglia Matarrese (che, però, continua ad avere commesse di lavoro in mezzo mondo), non ha sortito l'effetto sperato.
Peccato perchè i primi segnali di fumo provenienti dal tetto del San Nicola sembravano bianchi, ma man mano che scendevano alla spicciolata i giocatori, osservando i loro volti tendenzialmente scuri, si ècapito che lassù il clima non deve essere stato sereno. Forse sarebbe stato il caso di contattare lo psicologo Nanni Moretti, chissà... 
La squadra non si è affatto mostrata unita in un momento difficile, come hanno lasciato intendere i buoni uffizi del Direttore Generale Garzelli e l'arrivo del sindacalista Tommasi in settimana, sicchè ognuno ha seguito il proprio istinto.

Fanno specie, tuttavia, le scelte di Almiron e Barreto i quali con i loro"no" secchi son venuti allo scoperto dimostrando, contrariamente a quanto avevano lasciato ad intendere ai soliti quattro ingenui creduloni, di non importargli pressochè nulla del Bari. E mentre il futuro di Barreto è apparso già chiaro sin da dicembre, relativamente all'argentino - a meno che non si tratti di una mossa contorta volta a trovare un accordo per i prossimi anni (non è più giovanissimo) così da assicurarsi gli ultimi tre anni della sua carriera - ci sembra davvero una dimostrazione di ingratitudine. Altro che "comprerò casa a Bari" o che"allungherò il contratto, anche in B" o la maglietta col cuore biancorosso mostrato sul finire di Bari Fiorentina lo scorso anno e, già che ci siamo, ricordiamo quelle volte in cui si è intrufolato in curva per arruffianarsi i tifosi: tutti elementi da noi denunciati in tempi non sospetti quasi a presagire l'ipocrisia che di lì a poco sarebbe venuta fuori, fatti che, ancora una volta, ci hanno dato ragione. Così dicasi per l'attaccante brasiliano da 40 gol in due stagioni lasciato, non a caso, dall'Udinese al Bari per la sua fragilità e i suoi eterni malanni. A costoro si sono uniti anche Castillo, Raggi, Rudolf e Romero rifiutando la proposta.

E mentre Ghezzal non si è visto per niente, Gazzi, Gillet, Alvarez Kutuzov, Padelli, Donati, Rivas, Codrea, Andrea Masiello e persino Langella, hanno invece accettato senza riserve l'offerta del club. Bisogna dare atto a Langella, a differenza di Almiron e Barreto, di essersi comportato in modo coerente. 
Discorso a parte, invece, per Bentivoglio il quale, nell'uscire dal San Nicola, ha riferito che il sonno gli avrebbe portato consiglio e che domani mattina avrebbe dato una risposta direttamente alla Commissione Provinciale del Lavoro di Bari, alle ore 10, quando si ratificheranno gli accordi. O dentro, o fuori, vedremo. 
In questa sede si affacceranno coloro i quali non hanno partecipato alla riunione: si tratta di Parisi (che in B farebbe comodo), Galasso, Okaka il quale, sulle orme di qualcun'altro, ha pensato bene di prolungare fino alla fine il suo presunto malanno al ginocchio, e forse il giocatore simbolo di quest'annata disgraziata: Salvatore Masiello il quale, se solo avesse subìto (malauguratamente parlando si intende) un trapianto di un organo, forse, sarebbe rientrato prima.
Da libro cuore le parole di Donati il quale ha mostrato coerenza, facendo mea culpa, dichiarando che "provenendo da una stagione fallimentare, dovremmo essere obbligati a far qualcosa perla squadra. E occorre che lo si faccia tutti". Come dargli torto. Kopunek Strambelli Rinaldi e Boerchio non sono stati convocati per gli ingaggi ritenuti bassi e quindi facilmente onorabili.

Alle 10 di oggi l'incontro definitivo: se si trova l'accordo per tutti la società avrà più spazio per organizzare il finale tumultuoso di stagione e per gestire l'immediato futuro, viceversa ci sarà tempo, comunque, fino al 15 maggio prossimo, termine ultimo per trovare un accordo bonario dove, se Matarrese non dovesse mettere mani al portafolgio - da sempre tutt'altro che incline a quasta eventualità - le conseguenze potrebebro essere quelle di partire dalla B con una penalizzazione, oppure la messa in mora, stavolta dai propri soldati e non dal creditore atavico che risponde al Comune di Bari che, pure, gli ha incredibilmente scontato gli interessi di mora, con tutte le conseguenze del caso.
Del resto ci sembra improbabile che 27 giocatori si allineino sulla stessa lunghezza d'onda. I giocatori che accettano la proposta di spalmare il trimestre spettante lo fanno individualmente. E Nanni Moretti non ci sarà...
Massimo Longo

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