25 luglio 2011

Bari calcio: tra Hemingway e Forestieri

Articolo per Go-Bari 25/07/2011
Assordati dalle campane della chiesa locale prosegue il ritiro del Bari a Borno. Mentre al San Nicola si stabiliscono i prezzi per gli abbonamenti

Borno (BS) - Proseguono lenti ed efficaci i giorni nel ritiro qui a Borno, graziosissima località camuna incastonata come una icona, non esattamente bizantina, nella Val Camonica, dove la squadra di Torrente lavora sodo cullata dal fresco dei monti da cui sprigiona un mix di odori che fanno bene alla mente ma soprattutto all'anima, quell'odor misto funghi porcini e bosco, per intenderci, che sui lungomari baresi assiepati dagli abusivi ce lo si può solo sognare.
Le giornate sul rettangolo verde trascorrono tra palloni, corse e passaggi vari tra Forestieri, Bellomo e Caputo (ma in realtà tra tutti) che in campo viaggiano a 100 all'ora, veloci e precisi come gli esagerati din don dan delle campane vagamente hemingwayane ridondanti dalla chiesa madre di Borno che sonorizzano, senza pietà, tutta la valle (campo di allenamento incluso) ogni santo quarto d'ora rompendo incantesimi fatti di riposo e di lavoro di chi, come noi, cristianamente scrive e dimora in un albergo distante dalle suddette benedette campane appena 20 metri da esse. Purtroppo.
Fortuna che il tutto viene attenuato dal prezioso lavoro dello staff tecnico con l'inossidabile Vincenzo Tavarilli, il silente ed efficace Stefano BoggiaGaetano Petrelli, il preparatore specifico di Pierina, Lamanna  e di Zlamal, quel biondino alto quasi due metri che sembra uscito dalla primavera di Praga.
Ci siamo informati: all'allenatore del Bari piace molto Fabrizio De Andrè (ma anche Pino Daniele) così come gli piace il famoso brano, tutto genovese, “Dolcenera” che De Andrè suonò e cantò riferendosi al torrente impazzito formatosi a causa di una alluvione degli anni 70 abbattutasi su Genova. Torrente, dunque, di nome e di fatto: e la grinta che ci mette il mister biancorosso assomiglia alla “nera” che picchia giù forte, però con la voce, per spronare i giocatori quando non lo seguono nel fraseggio e nell'intensità del gioco, “nera” che butta giù le porte in campo urlando come nessuno mai ma sempre per il bene di tutta la rosa anche al cospetto del cielo bizzoso allorquando si odono in lontananza echi di rombi di tuoni che anticipano, probabilmente, qualche temporale: del resto da queste parti è assolutamente nella norma. Un allenatore che sa il fatto suo e che ci mette tutta la sua "genoanità" acquisita sul campo durante la sua militanza tra i rossoblù genovesi, per scuotere i ragazzi biancorossi.
Una squadra monca, ormai, di Andrea Masiello che ha lasciato il ritiro di Borno da un paio di giorni e che sta provando, con ogni probabilità, le casacche orobiche XL neroazzurre, lui che meritava, sicuramente, ben altri palcoscenici. Magari attendendo anche l'esito dei deferimenti di oggi...

Due le amichevoli fin qui giocate e gli spunti su cui riflettere sono tanti. Oltre ad una chiara e precisa sensazione di benessere e di aria nuova dovuti, forse, al voler mettersi alle spalle al più presto il passato recente, i fantasmi di Almiron e Barreto, e con essi l'amarezza del torneo appena trascorso, quello che risalta subito guardando i ragazzi - veri e propri corazzieri con una media altezza vicina al metro e ottanta - è che la squadra appare tardivamente incompleta soprattutto in difesa dove Vincenzo Torrente fa di necessità virtù non avendo alternative. Gli altri reparti, bene o male, risultano coperti anche se si vede la carenza di gente d'esperienza, meno che Donati il quale funziona come un faro a risparmio energetico e, si spera, presto potrà illuminare a dovere la costa biancorossa. Del resto sarà bene non fare affidamento sui vari Gazzi, Salvatore Masiello (che si allena scrupolosamente nel gruppo anche se  appare lontano da una condizione di forma ideale), Ghezzal, Castillo, Alvarez, Huseklepp et similia, dal momento che con ogni probabilità lasceranno il Bari. O forse no. Chissà.
E tra una sagoma e un'altra per provare schemi vari, finalmente si è rivisto anche Galano nel gruppo e con esso un po' tutti, Alvarez incluso, meno Castillo che lavora a parte.

Nel frattempo dall'Apulia siticulosa, altezza agro di Bitritto, i nostri informatori ci fanno sapere a riguardo della conferenza stampa tenutasi al San Nicola in mattinata, che l'Amministratore Unico del Bari Claudio Garzelli ha reso noti i costi degli abbonamenti per la prossima stagione biancorossa. Ecco le cifre: € 150,00+4,00 in prevendita per la Curva Nord e Sud; € 300,00+4,00 Tribuna Est; € 400,00+4,00 Tribuna Ovest; € 600,00+4,00 Tribuna d'onore; € 800+4,00 Poltronissime. Per i rinnovi invece: € 120,00 Curva Nord e Sud; € 250 Tribuna Est; € 350,00 Tribuna Ovest; € 500,00 Tribuna d'onore; € 700,00 Poltronissime.
Confermata, ma non ancora perfezionata (motivo per cui è slittata la presentazione delle maglie ufficiali), invece, la situazione relativa ai nuovi sponsor della squadra per la prossima stagione. Garzelli ha fatto presente che con ogni probabilità saranno riconfermati gli sponsor della Banca Popolare di Bari  e di Radio Norba. Mentre Guido Angelozzi sarà il responsabile del settore giovanile: il Direttore Sportivo, che si sta muovendo benissimo sul mercato, farà da trait d'union tra prima squadra e il settore giovanile eliminando quei compartimenti stagni che fin qui l'hanno fatta da padrona, peraltro con risultati abbastanza negativi.

Fa freddo qui a Borno, e coi temporali che sembrano voler far capolino tra stasera e domani, noi preferiamo pensare che qui, sui banchi in legno che tanto ricordano Ridanna, qualche cuore buono ci porti un piatto fumante di polenta accompagnato da un bicchiere vino, uno di quelli che ammazzano  l'anemia.
Saluti da Borno

Massimo Longo

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