29 luglio 2011

Bari calcio: tra Kafka e Forestieri vince Torrente

Articolo per Go-Bari 28/07/2011
Un Bari kafkiano insuperabile in difesa ma incompleto e a tratti poco sincronizzato, pian piano si fa strada con l'ottimo Torrente

Borno – Terzo ed ultimo test per il Bari ancora allo stato di “girino” puro sguazzante immerso nelle sorgenti del Torrente barese sul campo di allenamento di questo suggestivo centro camuno ridondante, fin troppo, di campane e circondato da montagne verdi di “marcelliana” memoria, ma soprattutto confinante con un parco archeologico di incisioni rupestri di quelli che non si possono perdere per nessuna ragione al mondo, un parco storico decisamente incantevole per una cui visita varrebbe la pena, crediamo, barattare volentieri una giocata di Forestieri, una seduta di allenamento e, perchè no, finanche una amichevole. Noi lo abbiamo fatto negli interstizi di tempo. 

Fatto sta che, parco rupestre o montagna verde, il Bari vince nuovamente siglando, stavolta, tre gol senza strafare, coi muscoli imballati, presentando la novità Rivaldo a centrocampo che si è mosso bene pur senza brillare, e con l'oplita Gazzi, sempre più convinto di rimanere a Bari, costretto per tre quarti di gara a giocare in difesa come terzino sinistro a causa dell'infortunio subito da Masi (lombosciatalgia) che va a far compagnia a Kutuzov in infermeria, dal momento che i difensori, come noto, sono contati: tra l'altro Salvatore Masiello - che sicuramente resterà a Bari almeno fino a Natale - non era nemmeno in panchina a causa di un affaticamento muscolare che sta smaltendo, pia pianino, tra palestra e lavoro leggero. 
 

Un Bari, dicevamo, inevitabilmente imballato nelle gambe a causa del lavoro pesante che alla lunga si fa sentire quando si è in ritiro ma che, quanto meno, dovrebbe apportare benefici (si spera) a lungo termine, ha evidenziato pochissime azioni degne di nota nel primo tempo tranne che qualche individualità dell'argentino Forestieri (decisamente il deputato numero uno a diventare il nuovo idolo della tifoseria) che non ha mostrato, almeno per il momento, grande feeling con Marotta. Anche Ciccio Caputo, al di la del gran bel gol, non è che abbia impressionato più di tanto come ala destra, lui che è un centravanti puro. Del resto con un Bari incompleto risulta difficile esprimersi col 4-3-3 voluto da Torrente. 

Se si tien conto, tra l'altro, che ad inizio del secondo tempo il mister ha rivoluzionato lo scacchiere barese dirottando Grandolfo, appena subentrato al posto di Marotta, addirittura in difesa come esterno sinistro, se si pensa che Ghezzal, nei primi 5 minuti del secondo tempo, ha giocato come ala sinistra al posto di Huseklepp che, invece, ha giocato da attaccante interno salvo, poi, invertire le posizioni, se si pensa che Alvarez è partito come esterno destro salvo poi essere dirottato al centro della linea d'attacco lasciando il posto sulla destra a Galano, mentre Gazzi era sempre lì, a fare il difensore, si comprenderanno le difficoltà oggettive per imbastire una trama degna di nota. 
Scontate, quindi, le iniziative personali dei “senatori” Ghezzal e, appunto, Huseklepp. Purtuttavia, Torrente si è mostrato moderatamente soddisfatto. Ed in effetti, quella difesa che pure risulta “contata” quantunque abbia incontrato squadre pressoché inconsistenti, intanto fino adesso non ha subito nessun gol grazie, crediamo, soprattutto alla sicurezza profusa da Martino Borghese, oltre a riuscire a fermare ogni iniziativa di gioco avversaria, e poi ha trovato pure spazio per spingersi in avanti (Ceppitelli e il suo cross decisivo per Alvarez e lo stesso gol di Borghese). 

Insomma, un Bari dicotomico tendenzialmente kafkiano, che da un lato appare opinabilmente insuperabile, sebbene poco sincronizzato, ma dall'altro, invece, assolutamente incompleto. C'è tempo. Occorre dar fiducia a Torrente "Gregor Samsa" e alla sua truppa apparsa sicuramente volenterosa e convinta di far bene. Certo, bisogna fare in fretta per costruire il mosaico perchè la squadra che affronterà il torneo di B è nuova e non si basa su nessun telaio né tanto meno su nessuna impalcatura, come suol dirsi in certi casi. E', insomma, una rifondazione biancorossa a tutti gli effetti. E a proposito di novità, oggi dovrebbe arrivare Kopunek che va ad irrobustire il centrocampo. Una rivisitazione della ex Cecoslovacchia, insomma, con Zlamal. Chissà che i due stati non si riuniscano sotto l'egida biancorossa. In attesa di giocare, forse, con l'Aosta: è, in effetti, una squadra che ci mancava...

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