1 febbraio 2011

Bari Calcio: Un mercato riparatore buono ma tardivo

Articolo pubblicato su Go-Bari 1/2/11

E' stato un mercato di riparazione per niente facile - per dirla alla Fossati - vista la consueta volontà del presidente Matarrese nel non voler investire anche se, a quanto pare, qualcosa deve aver speso. E se ha speso, evidentemente, ci crede ancora in una salvezza in extremis, beato lui. Noi un po' meno ma va bene lo stesso.
Quando si ha la volontà di tentare il tutto per tutto per salvare il salvabile, sia pur avendo commesso la solita miriade di errori imperdonabili in tempi non sospetti, non si può che applaudire al presidente nonostante la piazza esagitata che, storicamente, ragiona col cuore e non con la testa, se potesse, lincerebbe dal primo all'ultimo componente dell'AS Bari a prescindere. Naturalmente a partire da Mastro Don Gesualdo GP Ventura, passando per Guido d'Arezzo Angelozzi fino ad arrivare, appunto, a Matarrese improvvisamente diventato il meno responsabile di tutti secondo la celebre e dicotomica tifoseria da tastiera divisa tra chi, poverini, vorrebbero dire la loro ma non possono in quanto relegati all'interno del video non avendo voce in capitolo (e sono i migliori perchè scrivono persino un eccellente italiano oltre ad avere chiaramente scorza in testa: un vero peccato non farli uscire dal video) e tra chi, invece, spara le solite minchiate cosmiche alla Battiato, maniera comunicativa che, storicamente, è figlia di chi non solo non capisce una mazza di calcio ma, quel che è peggio, si trastulla tutelato da webmaster faziosi e spesso idioti, dietro improbabili nickname conditi da imbarazzanti fotomontaggi con teschi alati poetizzati da celebri copia ed incolla di Flaubert o di Platone che, irriverentemente, fanno propri mentre sparano fango su tutto e tutti, ovviamente noi compresi. Ovviamente con una lingua italiana che, nel frattempo e visto il personaggio, decide di andarsi a far benedire. Ecco, questa è l'altra tifoseria da tastiera da cui, storicamente, prendiamo le distanze.
Tornando al mercato del Bari crediamo che sia andata bene. Il tanto bistrattato Guido Angelozzi, così come in estate, non poteva far meglio: Ventura deve avergli posto dei diktat prima di partire per Milano, a riguardo, soprattutto badando a non fare scherzi: badare più al centrocampo che, tra i capricci di taluni, tra l'assister impotenti all'involuzione tattica di Donati sempre più giocatore di subbuteo e meno di football, tra la constatazione che il solo Gazzi non può portare la croce fino alla fine, non gira più a dovere oltre al fatto che, probabilmente, ha capito che con giocatori sani, nuovi e di esperienza si può pure tentare di cambiar modulo di gioco: già, perchè con Crimi Caputo Rana Romero e D'Alessandro, e chi più ne ha, più ne metta - per non parlare della panchina stile Catania-Bari - ritenevamo arduo, per il mister, tentare un cambiamento di modulo. Ma questo, probabilmente, l'altra parte di tifosi da tastiera, quella del copia ed incolla per intenderci, non ci era arrivato a capirlo: meglio crucifiggerlo prima il mister. I soliti professori e allenatori campioni del mondo del pensiero.
E invece cosa ti combina il buon Angelozzi? Prende, stavolta, due nazionali - l'uno attaccante, l'altro centrocampista che si è messo in evidenza a luglio per aver fatto gol all'Italia nei mondiali fiasco di Lippi - altri due centrocampisti di qualità che, in ogni caso, servivano come il pane visto l'addio di Pulzetti e forse soprattutto in previsione di altri capricci di varia natura, sia fisica che morale di Almiron, senza dimenticare i 3 pervenuti nel mese di gennaio.
Noi crediamo sia stato un buon mercato, anzi ottimo se pensiamo a che sia stato quello di riparazione e non estivo. Purtroppo, anzi piuttosto, non crediamo sarà sufficiente per evitare la B perchè per riparare al tragicomico mercato estivo, in assoluto riteniamo il peggiore mai visto in vita nostra, ci sarebbe voluto un mercato di riparazione lunare, alla Pazzini e Matri, tanto per intenderci.
Uno degli errori imperdonabili di Ventura, detto scritto e ribadito tempo fa, è stato quello di non aver badato in primis a registrare la difesa dando precedenza a quel dannato Barreto e a quel capriccioso di Almiron, come a dire, "che la libidine continui", ed invece, proprio lui che ci ha stonato con il solito verso "ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo" avrebbe dovuto pensare prima di tutto a non prenderle, visto che allenava il Bari, mica il Barcellona, e poi, eventualmente, a confermare quei due ribelli curvaioli che peraltro sono rimasti pure con un ingaggio riticcato.
Ed invece sappiamo tutti come è andata ad agosto in difesa. Ecco, volevamo vedere se coi soldi di Bonucci si fosse pensato prima a sostituire degnamente Bonucci e Ranocchia, cosa sarebbe del Bari, adesso.
Di fatto, adesso, occorrevano - tanto per intenderci - un terzino esterno più dinamico di Parisi in attesa di S. Masiello, un difensore centrale migliore di Glick che, nonostante qualcuno continui a sostenere che sia "forte", dopo aver visto le partite da lui giocate, siamo superconvinti di aver capito come mai, a Palermo, fosse riserva della riserva di Bovo, con, ad esempio, un Cerci, e un attaccante pari livello. A questi, ovviamente, si sarebbero aggiunti i vari Rudolf, Okaka sia pur mezzo scassato (in pieno rispetto della tradizione dei rinforzi di gennaio del Bari: Jadid docet) e il norvegese dal nome tanto impronunciabile quanto il famoso e fumoso vulcano islandese.
Dunque cosa dire ancora: ribadiamo che secondo noi, realisticamente, sia troppo tardi ma, si sa, la speranza è l'ultima a morire e poi. Di una cosa siamo certi, dati alla mano, anzi due: che, sia pur tardivamente, si sia operato bene e che di Barreto sia stato un grave errore non disfarsene perchè sappiamo con certezza che è stato lui a caldeggiare Firenze nonostante la sua fibrosi accertata. Altro che chiacchiere da bar. Fossimo noi Matarrese, lo metteremmo fuori squadra. A calci nel sedere.

Nessun commento:

Posta un commento