23 maggio 2011

Bologna Bari 0-4: vittoria inutile strameritata

Articolo per Go-Bari 22/05/2011

Tra l'anticalcio bolognese e lo spirito giusto dei galletti, Grandolfo diventa il Re di Bari

foto: santospirito.eu
Una brutta partita, l'anticalcio vero e proprio, contrapposta al bel torneo che ha fatto il Bologna; una bella gara, in surplace, in contrapposizione al pessimo torneo che ha regalato, invece, il Bari a cui la vittoria roboante non cambierà il destino. Se a questo  aggiungiamo che il Bologna ha smesso di giocare nel secondo tempo, venendo meno alla regola numero uno del professionismo, allora si fa fatica a credere ancora in questo calcio già di per se malato.
Onore comunque al Bari che oggi sembrava il Barcellona al cospetto di un Bologna spento, la cui voglia di giocare era pari allo zero.
La felicità della prestazione dei biancorossi non riesce a mandar giù, tuttavia, quel retrogusto di amarezza per come il Bologna ha dimostrato il suo professonismo. In altre epoche il Bari avrebbe sudato più di oggi per uscire indenne a parità di situazioni. Il Bologna ha, inoltre, dimostrato agli scettici che senza Di Vaio, probabilmente, sarebbe arrivato ultimo, al di la dello spirito con cui ha affrontato la gara oggi: vero che la partita non faceva testo ma l'impressione è che difesa e centrocampo felsinei si siano dimostrati troppo deboli per la una serie A.
La partita vinta dal Bari fa l'occhiolino alla sconfitta contro la Sampdoria dove il professionismo è andato a farsi benedire a causa delle volontà di taluni.
Bari allegro e senza pressioni (come del resto il Bologna) in campo nell'ultima partita di questo tormentato torneo che non ha risentito affatto degli infortunati, dei desaparecidos e di coloro i quali hanno abbandonato la baracca. Bari, dunque, con gli uomini contati dove persino Almiron ha alzato bandiera bianca per far spazio ad Alvarez solo per fare il "quorum" in panchina, ma con il giovane Grandolfo che ricorderà a vita questo giorno.
Partito da titolare per volere di Bortolo Mutti - anche perchè era l'unico attaccante centrale, vista la cronica carenza - è riuscito nell'impresa di far ben tre gol. Bravo Francesco e bravi Maiellaro e Mutti ad aver creduto in lui. Speriamo che i tre gol non siano l'antipasto di una vendita al miglior offerente dal momento che è diventato, ormai, un luogo comune per il Bari disfarsi degli astri nascenti, e non solo di questi.
E pensare che anche il Bologna ha passato brutte vicissitudini: anche lì non hanno incassato stipendi ma ne sono usciti fuori distaccandosi dai problemi societari e badando al sodo senza capricci, virus al fegato e trapianti improbabili di gambe varie. A differenza di quelli del Bari che hanno preferito cavalcare l'onda del tormento. A volte basta poco per differenziarsi dagli altri.
Obiettivi differenti per le due squadre: il Bologna cercava una vittoria che gli mancava da febbraio, il ventesimo gol di Di Vaio che tra l'altro non segnava da ben 50 giorni, oggettivamente troppi in relazione all'avversario di oggi, tradizionalmente incline a questi gap. Per il Bari invece c'era da centrare la prima vittoria di Mutti nella sua storia da allenatore coi bolognesi, l'onore della firma, e possibilmente evitare di diventare il peggior Bari di sempre con la 25esima sconfitta.
E nonostante i 30 gradi, fortunatamente le cose sono andate diversamente. Si è visto un primo tempo equilibrato con due squadre che non ci stavano a perdere ma che hanno giocato senza pressioni particolari, con un buon Siligardi, ed un Bari - palla  a terra - che ha tentato di mettere in difficoltà il Bologna. E come sempre, si è assistito al Bari dei paradossi: quarto nelle statistiche del campionato come possesso palla ma terzultimo per tiri in porta e desolatamente ultimo per gol fatti.
Al 28' cross di Huseklepp per Grandolfo, lasciato solo da Mudingayi che ha pensato bene di alzarsi il calzettone proprio in quel momento, che ha raccolto da vero centravanti e ha messo in rete alle spalle di Viviano. Bari in vantaggio come spesso è accaduto negli ultimi mesi.
Molti gli errori di misura da parte del Bologna che è arrivato fino alla tre quarti, ma poi ha sbagliato l'ultimo passaggio, mentre Huseklepp si è dimostrato una vera spina nel fianco per i bolognesi.
Belmonte al 39' si è fatto male e al suo posto è entrato Galasso che si è disimpeganto bene, un altro giocatore rispolverato dall'attacapanni autunnale targato Ventura. Lo stesso destino ha trovato Strambelli subentrato sul finale proprio a Grandolfo.
Nel secondo tempo è entrato l'ex Meggiorini che ha preventivamente lasciato messaggi sublimali d'amore su facebook verso i tifosi del Bari, per un Paponi spento, ma la mossa non ha aiutato Malesani a pervenire al pareggio: infatti al 3' Grandolfo ha siglato il secondo gol ricevendo un cross ed eludendo col destro Portanova e tirando col sinistro verso Viviano sancendo la consacrazione e la possibile vittoria.
E siccome il Bologna ha deciso di tirare i remi in barca a differenza del Bari che, invece, ha preferito giocarsela fino alla fine così come si dovrebbe fare, è andato ancora in gol con Grandolfo al 55'.
E pensare quanto sarebbe stato efficace avere un centravanti di ruolo, magari esperto, quest'anno. Grandolfo ha lasciato intravedere quel fiuto del gol, quella freddezza tipica dell'attaccante che son mancate al Bari quest'anno. Siamo felici per il giovane di Castellana.
Al 69' di Di Vaio, su corner, la prima occasione gol che ha girato di testa verso Gillet il quale d'istinto ha parato; a questa è seguita una strepistosa e decisiva parata con la punta delle dita su gran tiro dello stesso centravanti bolognese concluso sul palo: e se non non si è riusciti a far segnare l'attaccante vuol dire che non era serata per gli emiliani.
Mutti sul finale ha deciso di far uscire il baby Grandolfo per tributargli una vera e propria standing ovation a cui lo sportivo pubblico bolognese non si è risparmiato. Da segnalare, infine, il quarto gol di Huseklepp che ha degnamente sigillato una magnifica prestazione. Il campionato è finito, per fortuna, ora cominciano i veri problemi.
I tabellini:
Bologna (4-3-3):Viviano 4; Moras 5, Portanova 4, Cherubin 4,5, Morleo 5; Mudingayi 5, Ekdal 5, Della Rocca 5 (12' st Mutarelli 5); Siligardi 6 (24' st Gimenez 5,5), Di Vaio 5, Paponi 4 (1' st Meggiorini 5).A disp.: Lupatelli,Esposito,Rubin,Radovanovic. All: Malesani.
Bari (4-3-1-2):Gillet 6,5, Raggi 6 (37' st Codrea sv), Rinaldi 6, Masiello A. 6, Belmonte 5.5 (40' pt Galasso 6), Kopunek 6,5, Donati 6, Gazzi 6,5, Bentivoglio 6,5, Huseklepp 8, Grandolfo 9 (26' st Strambelli 6,5). A disp: Padelli,Rossi,Rivas, Alvarez. All.:Mutti.
Arbitro: Cervellera di Taranto
Marcatori: 28' pt., 2' e 9' st. Grandolfo, 32' st. Huseklepp
Ammoniti: Rinaldi (BA), Mudingayi (BO) 

Massimo Longo

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