Solita puntuale sconfitta per il Bari, anche stavolta però, a testa alta
Non poteva essere una partita qualunque, una partita da sottovalutare da entrambe le parti: così avevano detto Delio Rossi e Mutti. Erano in gioco, in effetti, i destini dei giocatori del Bari messi in bancarella per essere venduti al prezzo migliore per far cassa, mentre per il Palermo c'era da far le prove generali per la partita col Milan di Coppa Italia la settimana prossima. E chi non ci avesse messo la gamba, aveva detto Delio Rossi alla vigilia, sarebbe rimasto fuori.
Bari, tanto per cambiare, in super emergenza con 2 ragazzi primavera al seguito (il portiere Perina e l'attaccante Grandolfo in panchina) a causa dell'indisponibilità di Gillet, Boerchio, Kutuzov, Okaka, S. Masiello, Barreto, Castillo, Codrea, Alvarez e con gli squalificati Rudolf e l'ex Glik. Insomma un'ecatombe in perfetto stile "Ventura" a cui ha risposto un Palermo privo del solo Pastore e che è sceso in campo col tridente Kasami Pinilla e il leccese Miccoli, oggi resosi protagonista al contario, rasentando il ridicolo nonostante un gol in evidente fuori gioco e, dunque, da annullare.
Bari che è sceso in campo con un 4-3-1-2, senza punte ma con i soliti finti esterni (Huseklepp e Romero) che si sono inseriti con duttilità grazie anche al bilanciere Bentivoglio, dimostrando anche un certo sincronismo sia pur sterile, e con tanto fosforo a centrocampo con Kopunek, Donati - che ha dato una mano pure in difesa - e Gazzi, come sempre ultimo baluardo, senza dimenticare la difesa che è apparsa, almeno fino al gol di Bovo, molto attenta e ben disposta con Parisi, Belmonte, Rossi e A. Masiello ma soprattutto con Padelli che nelle uscite è apparso molto sicuro.
E a proposito di difesa c'era, tra l'altro, da confrontarsi con una tra le peggiori difese del torneo: ed infatti il Bari ne ha aprprofittato al 7' del primo tempo con Bentivoglio che ha raccolto un cross di Gazzi, occasionalmente arrivato fino al limite (e questo la dice tutta sulla difesa palermitana), siglando il gol del vantaggio. Gol viziato, tuttavia, da una vistiosa trattenuta di Huseklepp da parte di Bovo, evidentemente non vista da Pinzani o sulla quale ha preferito, con un atto di grande coraggio, di concedere il vantaggio.
Dopo il gol, l'undici di Mutti ha dato l'impressione di saper gestire bene la gara e soprattutto la prevedibile reazione rosanero, almeno fino alla fine del primo tempo nonostante il pareggio di Miccoli al 39' generato da un clamoroso errore di Belmonte, l'ennesimo, determinante, in questo campionato: anche a Cesena aveva sbagliato un controllo simile. Stranamente.
Nel secondo tempo, invece, pur senza strafare, in maniera epicurea è uscito fuori il Palermo mentre il Bari ha risposto solo con ripartenze targate Huseklepp, Romero e Ghezzal, nel frattempo subentrato a Donati. Inevitabile il gol del vantaggio di Bovo che ha raccolto un cross velenoso che è sfilato su diversi piedi biancorossi - tanto per cambiare compresi quelli di Belmonte - che non sono riusciti a fermare e a disfarsene. Anche Masiello si è fatto trovare impreparato sul difensore rosa nero.
Dopo è arrivato il rigore netto fischiato da Pinzani su fallo di Padelli che, fortunatamente, è stato solo ammonito; meno fortunata la conclusione dell'ex leccese che con un cucchiaio decisamente ridicolo ha tentato di realizzare il terzo gol.
La partita è terminata con un Bari votato in avanti ma assolutamente sterile.
Da segnalare solo due clamorose occasioni gol sbagliate da Ghezzal che con un pallonetto ad effetto (non poteva oggettivamente far di meglio) ha calciato al lato e sul recupero Huseklepp ha tirato fuori, e di Rivas che ha dimostrato la cronica carenza dei rudimenti del calcio sbagliando un controllo di pallone che, forse, avrebbe potuto aver emigliore riuscita.
Il Bari perde a Palermo, come nelle previsioni, e adesso sotto con il l'ultimo obiettvo stagionale: trascinare in B il Lecce di Semeraro. Domenica lo sapremo.
Bari, tanto per cambiare, in super emergenza con 2 ragazzi primavera al seguito (il portiere Perina e l'attaccante Grandolfo in panchina) a causa dell'indisponibilità di Gillet, Boerchio, Kutuzov, Okaka, S. Masiello, Barreto, Castillo, Codrea, Alvarez e con gli squalificati Rudolf e l'ex Glik. Insomma un'ecatombe in perfetto stile "Ventura" a cui ha risposto un Palermo privo del solo Pastore e che è sceso in campo col tridente Kasami Pinilla e il leccese Miccoli, oggi resosi protagonista al contario, rasentando il ridicolo nonostante un gol in evidente fuori gioco e, dunque, da annullare.
Bari che è sceso in campo con un 4-3-1-2, senza punte ma con i soliti finti esterni (Huseklepp e Romero) che si sono inseriti con duttilità grazie anche al bilanciere Bentivoglio, dimostrando anche un certo sincronismo sia pur sterile, e con tanto fosforo a centrocampo con Kopunek, Donati - che ha dato una mano pure in difesa - e Gazzi, come sempre ultimo baluardo, senza dimenticare la difesa che è apparsa, almeno fino al gol di Bovo, molto attenta e ben disposta con Parisi, Belmonte, Rossi e A. Masiello ma soprattutto con Padelli che nelle uscite è apparso molto sicuro.
E a proposito di difesa c'era, tra l'altro, da confrontarsi con una tra le peggiori difese del torneo: ed infatti il Bari ne ha aprprofittato al 7' del primo tempo con Bentivoglio che ha raccolto un cross di Gazzi, occasionalmente arrivato fino al limite (e questo la dice tutta sulla difesa palermitana), siglando il gol del vantaggio. Gol viziato, tuttavia, da una vistiosa trattenuta di Huseklepp da parte di Bovo, evidentemente non vista da Pinzani o sulla quale ha preferito, con un atto di grande coraggio, di concedere il vantaggio.
Dopo il gol, l'undici di Mutti ha dato l'impressione di saper gestire bene la gara e soprattutto la prevedibile reazione rosanero, almeno fino alla fine del primo tempo nonostante il pareggio di Miccoli al 39' generato da un clamoroso errore di Belmonte, l'ennesimo, determinante, in questo campionato: anche a Cesena aveva sbagliato un controllo simile. Stranamente.
Nel secondo tempo, invece, pur senza strafare, in maniera epicurea è uscito fuori il Palermo mentre il Bari ha risposto solo con ripartenze targate Huseklepp, Romero e Ghezzal, nel frattempo subentrato a Donati. Inevitabile il gol del vantaggio di Bovo che ha raccolto un cross velenoso che è sfilato su diversi piedi biancorossi - tanto per cambiare compresi quelli di Belmonte - che non sono riusciti a fermare e a disfarsene. Anche Masiello si è fatto trovare impreparato sul difensore rosa nero.
Dopo è arrivato il rigore netto fischiato da Pinzani su fallo di Padelli che, fortunatamente, è stato solo ammonito; meno fortunata la conclusione dell'ex leccese che con un cucchiaio decisamente ridicolo ha tentato di realizzare il terzo gol.
La partita è terminata con un Bari votato in avanti ma assolutamente sterile.
Da segnalare solo due clamorose occasioni gol sbagliate da Ghezzal che con un pallonetto ad effetto (non poteva oggettivamente far di meglio) ha calciato al lato e sul recupero Huseklepp ha tirato fuori, e di Rivas che ha dimostrato la cronica carenza dei rudimenti del calcio sbagliando un controllo di pallone che, forse, avrebbe potuto aver emigliore riuscita.
Il Bari perde a Palermo, come nelle previsioni, e adesso sotto con il l'ultimo obiettvo stagionale: trascinare in B il Lecce di Semeraro. Domenica lo sapremo.
Tabellini:
PALERMO-BARI 2-1
RETI: 7′p.t. Bentivoglio , 39′p.t. Miccoli, 8′s.t. Bovo
PALERMO (4-3-1-2): Sirigu Darmian Muñoz Bovo Garcia (70' st. Carrozzieri) Bacinovic Acquah Nocerino Kasami (dal 1's.t. Ilicic) Pinilla (dal 1's.t. Hernandez) Miccoli. A disp.: Benussi Andelkovic Liverani Kurtic. All.: Rossi
BARI (4-3-1-2): Padelli A. Masiello Rossi Belmonte Parisi Kopunek Donati (dal 24' s.t. Ghezzal) Gazzi Bentivoglio Huseklepp (dal 36' s.t. Grandolfo) Romero (dal 30' s.t. Rivas). A disp.: Perina Rinaldi Raggi Almiron. All.: Mutti
Ammoniti: Padelli (Bari) Munoz (Pal), Kopunek (Bari)
Arbitro: Pinzani (Empoli)
Massimo Longo
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