21 giugno 2011

Bari libera il Bari: flop numerico ma con orgoglio

Articolo per Go-Bari 19/06/2011
Le coscienze in ebollizione si sono ritrovate in Piazza dimostrando di saper andare da soli senza il supporto di nessuno

18-6-11 Bari libera il Bari. Questo lo slogan impresso sulle magliette stilizzate dei tifosi scesi in piazza questa sera in barba ai divieti e ai messaggi sublimali televisivi che puntualmente appaiono in occasioni come queste.
Doveva essere la notte della ribellione delle coscienze biancorosse stanche, a sentirle, della politica societaria dei Matarrese, e ribellione c'è stata sia pur, come era prevedibile, in tono minore, senza il quorum previsto dalle colonne di facebook che ne prevedevano, invece, oltre 5000.
Si sono incontrati in 200, con mogli, fidanzate e bambini al seguito prima in Piazza del Ferrarese per mantenere fede alle loro coscienze di tifosi, finalmente, in ebollizione, ma il cortese allontanamento della Digos - che, lo ricordiamo, non aveva dato l'autorizzazione a causa del sovrapporsi con la Notte Bianca - non li ha fatti demordere. Dopo una breve torciata e uno striscione srotolato, infatti, si sono spostati come nelle migrazioni doriche verso la più tranquilla Piazza Prefettura e da lì hanno, una volta  formato il capannello, intonato con compostezza e signorilità cori contro la società del Bari spiegando anche le loro motivazioni e tributando un plauso agli ultras, che pure mancavano, in quanto da sempre ci mettono la faccia evitando di prendersela sempre con loro. E' prevalso quel sentimento autonomo insito nelle coscienze dei tifosi che, pur rispettando i mitici ultrà, non si rispecchiano nelle loro scelte.
Fa nulla che non ha sortito l'effetto sperato, ma se non altro si è dato dimostrazione di saper andare da soli con le proprie gambe per protestare, senza politici e senza diktat di nessuno. In altre epoche nemmeno quei 200 sarebbero scesi in piazza.
Questa manifestazione che non è stata organizzata dai siti Orgogliobarese e Solobari che invece si non limitati solamente a portare avanti interessanti discussioni sul tema dense di amarezza e voglia di reagire, ma dalle colonne di facebook, in piena autonomia, dove tutti erano gli organizzatori ideali: un bel segnale del popolo che si ribella con compostezza e civiltà senza trascendere. Un'ennesimo segnale della potenza che, soprattutto in questi tempi, ha internet: un tam tam pieno di promesse, discussioni, inviti, voci e link vari volte alla partecipazione in massa per un obiettivo comune.
Il tutto in una notte bianca, nel vero senso della parola, più vicina ai target di una sagra paesana con bancarelle, palloncini e noccioline americane: ci mancavano solo Peppino Gagliardi e Nicola Di Bari e poi sarebbe stato perfetto. Solita movida barese alla ricerca del nulla, solita mandria umana alla ricerca del fresco che non c'era e cercato, invece, nel luppolo con birre alla mano, persi tra minigonne mozzafiato di bimbe appena cresciute e bizzarri amichetti accompagnatori. Uno spaccato di una città che cresce, purtroppo, come un bonsai.
Certo, potevano essere di più i tifosi ma, si sa, il barese quando vince vuol salire sul carro dei vincitori, quando perde preferisce andare in barca o somatizzare bevendo birra. A differenza di Bergamo dove basta anche far sfiorare il nome della gloriosa Atalanta dal fango per far scendere in piazza spontaneamente 10 mila persone in barba a tutte le Digos del mondo. Del resto siamo a Bari, mica a Bergamo Alta. Purtroppo è l'amara realtà che avremmo fatto volentieri a meno ribadire.
L'impeccabile Digos, tuttavia, non ha chiuso le porte ai tifosi: quando lo vorranno potranno richiedere l'autorizazzione evitando, però, di accavallarsi con notti più o meno bianche.
 
Questa l'opinione di un tifoso:
 
Massimo Longo

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