1 luglio 2011

Nuovo stadio si, nuovo stadio no

Articolo per Go-Bari 01/07/2011

Go-Bari propone un sondaggio tra i baresi, tifosi e non, sull'opportunità di costruire uno stadio alternativo al San Nicola

Il passaggio dal Della Vittoria, intriso di quell'odor di mare unico nel suo genere e che come un aerosol terapeutico apriva le narici dei tifosi baresi accatastati sulle gradinate, al San Nicola intasato, invece, da un odor bucolico stagnante tra la la Via Bitritto e il west, crediamo sia stato parecchio traumatico per i tifosi del Bari.
Il San Nicola, il "megastadio" o "astronave", costruito in occasione dei mondiali di calcio del '90 coi soldi dello Stato e del Coni, e griffato Renzo Piano, se da un lato ha colmato la grave lacuna della capienza del vecchio stadio regalando, contemporaneamente, una fisiognomica impiantistica più adeguata ai tempi, dall'altro non ha risposto alle esigenze visive dei tifosi costretti, il più delle volte, ad immaginare, piuttosto che a vedere coi propri occhi, come potesse finire un'azione di Joao Paolo o di Protti a causa della pista di atletica più inutile della storia sportiva del mondo.
A questo si aggiunga il non meno importante problema relativo alla gestione e alla manutenzione, perpetuo casus belli tra Comune e AS Bari, i cui costi - a quanto pare - son diventati insostenibili tanto per le competenze comunali quanto per quelle della società dei Matarrese, ormai prossimi all'abbandono della società di calcio, e si fa presto a capire che, in effetti, quell'astronave abbisognevole di cure costosissime, è bene che decolli come nella vignetta. E pure in fretta.
Ieri la notizia della eventualità, ancora - invero - in stato embrionale, dell'abbattimento dell'impianto barese e della costruzione di uno diverso, sempre sulle ceneri dello stesso (in stile Sant'Elia a Cagliari, per intenderci), ma per il quale occorrono qualcosa come cento milioni di euro senza che alcuna "(la)manna" dallo Stato e nemmeno dal Coni possa cadere dal cielo, se non quella, peraltro assai poco efficace - economicamente parlando - del neo-portiere barese, ex eugubino, il quale, se la madonna continuerà a vedere il Bari con occhi protettivi (mai stati così necessari come in questo momento topico), potrà disimpegnarsi alla grande in ben altri successi, ovviamente tra i pali, sperando di non far rimpiangere Gillet.
Si parlava di privati, verosimilmente interessati all'idea, privati tra i quali è spuntato il nome dei Matarrese: in genere non diamo peso ai rumor preferendo la notizia certa ma, insomma, di una cosa siamo assolutamente certi: dove c'è il calcestruzzo ci sono loro nonostante tutto - c'è niente da fare - ormai occorre farsene una ragione vita natural durante.
Noi di Go-Bari, come sempre erranti in direzione ostinata e contraria, abbiamo deciso di evitare di scriverci su per non contribuire alla strumentalizzazione, tipica di questi casi, anche perchè, in base a quanto riferitoci dai diretti interessati, tale iniziativa assume, al momento, la valenza di una semplice proposta, peraltro in stato larvale, e nulla più; dunque ogni notizia relativa allo stesso abbattimento e alla relativa costruzione di uno nuovo, dal momento che riteniamo improbabile l'intervento di privati pronti a investire per centomilioni di euro, ci sembra eccessivamente amplificata atteso che è ancora - lo ribadiamo - un'idea partorita, crediamo, più che altro dalla depressione dei tifosi a cui, evidentemente, non bastano le sapienti parole ordite dai vari "maghinicola" o dai personaggi vagamente ambigui, spesso carnascialeschi, che, col loro slang mezzo barese e mezzo no, fanno tabula rasa nei salotti delle tv locali quasi fossero loro i veri manager del Bari calcio (sic!), ma occorre una scossa elettrica o una dose massiva di antidepressivi per uscirne fuori: del resto lo troviamo normale. E l'idea di uno stadio nuovo, per quanto ancora gravitante nelle menti di taluni, non può che far bene sulla psiche dei tifosi.
Piuttosto preferiamo lanciare un sondaggio tra i baresi, tifosi e non: trovate geniale l'idea di abbattere il San Nicola per erigere uno stadio più piccolo e funzionale da non meno di 40000 posti? E se si, come ritenete che si possa creare una cordata di "privati" dal momento che per formarne una volta all'acquisto del Bari calcio per molto meno, non son bastati anni ed anni? O, forse, sospettate lo zampino di qualcuno, come spesso accade quando ci sono all'orizzonte proposte allettanti come queste?
 
Massimo Longo

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