26 agosto 2011

Borghese: Faremo bene lo stesso

Articolo per Go-Bari 25/08/2011

Grande concentrazione in squadra, per Borghese, il quale nonostante le assenze importanti intravede ampi margini per iniziare bene.

Bari - Non e' il Borghese cinematografico "piccolo piccolo" monicelliano che si è presentato in sala stampa oggi pomeriggio, e non lo è nemmeno di fatto e di statura, ma un Borghese concentrato, sicuro di far bene e dispensatore di ottimismo in un momento difficile per la società che con mezza difesa out (Claiton e Ceppitelli squalificati, Crescenzi cucito sull'avambraccio, e Masiello out... per adesso), si appresta a portare, insieme al fido Donati che gli assomiglia moltissimo, la croce e la bandiera contro il Varese che, per la cronaca, torna da queste parti dopo ben 27 anni; una squadra che, pur avendo cambiato tanto come il Bari, rimane sempre una realtà che, probabilmente, si presenterà ai nastri di partenza del San Nicola ancora trainato dall'inerzia dello splendido campionato dello scorso anno. Un po' come fece il Bari di Ventura contro la Juve, lo scorso anno di questi tempi, quando iniziò forte dell'inerzia del precedente torneo.
Borghese, da ragazzo sensibile e nello stesso tempo maturo qual è, si è mostrato dispiaciuto per quel che è successo in settimana, soprattutto per le conseguenze, ma è convinto che la squadra saprà reagire alla grande perchè fa leva sul gruppo, quel gruppo che noi di Go-Bari abbiamo visto crescere mattone su mattone con grande armonia e sul quale possiamo avallare e giurarci. "Le assenze, per quanto importanti, non ci cambieranno le cose: questo Bari - ha detto Borghese - nasce con la forza del gruppo e coloro i quali sostituiranno gli assenti, saranno tutti all'altezza di giocare e di dare il massimo. Siamo affiatati -ha proseguito il difensore - perchè son due mesi che lavoriamo ogni giorno in allenamento dove non esiste una formazione titolare. Non credo ci saranno problemi di assemblamento perchè il mister, in settimana, prepara la fase difensiva per tutti i difensori, quindi tutti siamo pronti per l'emergenza. Vedo nei ragazzi la fame di far bene, e per la prima in casa sento che daranno, e daremo, il massimo".

Staremo a vedere. Anche perchè, Masi a parte - cui si spera abbia risolto i problemi fisici - si rende necessario, probabilmente, l'impiego sin da subito del neo arrivato Garofalo, data la mancanza del quorum in difesa. Alternativa, spostare qualche esterno alto più dietro. Ma sarebbe una partenza ad handicap, e non sarebbe il caso.
Doveva essere la partita di Claiton Dos Santos che, con la sua esperienza, avrebbe dato sicuramente più affiatamento in difesa; inoltre doveva essere la sua partita in quanto "ex" ma, purtroppo, a causa della nota squalifica, il brasilinao ex varesotto, sarà costretto a vedere la gara dalla tribuna. A tal proposito, il buon Borghese ha detto: "So che gli dispiace molto, ci teneva a giocarla anche se non ne farà un dramma. Ci darà la carica giusta per entrare in campo concentrati. E poi c'è sempre la gara di ritorno per rifarsi".
Oggi tutti a lezione accademica di "Varesologia": davanti al docente Torrente, prima di andare in campo, tutti i discenti biancorossi studieranno la squadra lombarda in un video. Del resto conosciamo l'allenatore e la sua maniacale propensione nel preparare le gare fino ai minimi particolari, persino nelle amichevoli contro i ragazzi valligiani, così da trovarsi pronti a tutte le evenienze durante una partita.

Anche sabato, dunque, vedremo il gigante della difesa partire a razzo al fischio d'inizio sulla destra "in quanto - ha dichiarato Borghese - è uno schema studiato in allenamento per sfruttare i miei centimetri di altezza sin dal primo attimo con la complicità degli attaccanti che stanno dietro di me; un modo come un altro per far preoccupare gli avversari sin dal primo momento, poi chissà ci esce un gol...".

Il gigante biancorosso punta tutto sul gruppo, piuttosto che su un giocatore solo; tuttavia, se proprio dovesse puntare su qualcuno, punterebbe ad occhi chiusi su Donati, giocatore molto importante "in quanto - ha detto - essendo tutti giovani, vediamo in lui un punto di riferimento in ogni allenamento; a vederlo che non molla un attimo, ti vien voglia di spaccare il mondo. Se lo fa lui, non vedo perchè non dobbiamo farlo noi che siamo giovani". Dove possiamo arrivare? Se siamo concentrati, umili, se corriamo e se diamo l'anima in campo ci possiamo ritagliare uno spazio importante nel torneo. E per me il pubblico sarà fondamentale  perché vanno bene la grinta, la voglia e la tecnica, ma portare il pubblico allo stadio sarà fondamentale. Riempirlo pure per la metà farà paura alla categoria".

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