26 agosto 2011

Torrente, vigilia della "prima" ufficiale

Articolo per Go.Bari 26/08/2011

Anno "zero" per la squadra del Bari che parte a fari spenti, ma pur sempre con entusiasmo, per solcare il mare impetuoso della B. Con la storia e il blasone nel motore traghettato da Dolcenera Torrente

Bari – E domani si ricomincia. Una voltata ed una girata - invero con qualche difficoltà e parecchi imprevisti - ed ecco ricominciare il campionato con a poppa, stavolta, il timoniere Dolcenera Torrente e tutta la sua ciurma di ex eugubini, giovanotti dalle belle speranze, qualche marinaio in calzoncini corti e maglietta biancorossa esperto di categoria, speriamo non brillo di rhum, e, soprattutto, senza personaggi ingombranti. 
Si respira, indubbiamente, un'aria nuova al San Nicola e, col relativo vento - quantunque non spirino verso traguardi ambiziosi almeno in partenza - il Bari deve approfittarne per spiegare le sue vele per approdare, al più presto, in rade sicure in attesa di tempi migliori. Ma soprattutto in attesa della fine della spesa di Angelozzi che procede con qualche difficoltà di troppo a 4 giorni dalla chiusura.


Diciamo che è un anno “zero” per il Bari, l'anno di prova per tastare il grado di affidabilità della squadra senza la presenza fisica ed ingombrante della famiglia Matarrese che pure aleggia come uno spettro nei meandri del San Nicola, una squadra su cui, eventualmente, lavorare con più calma nell'immediato futuro. Si parte a fari spenti, insomma, per poi poter accendere l'abbagliante nel corso della rotta verso chissà dove. La talassocrazia, al momento, non è del Bari. Si spera lo sarà a breve.

E' la “prima” ufficiale per Torrente e, come prima assoluta, dopo un pre-campionato giocato alla grande con 9 vittorie su 9, 39 gol fatti e solo 2 subiti, lo stesso vorrebbe continuare a stupire pur consapevole che di fronte, stavolta, avrà il Varese - e non il Darfo Boario - ovvero una squadra di B che, al pari del Bari, giocherà per i 3 punti e non per tastare la condizione fisica o per allenarsi. Il tempo per gli allenamenti è terminato per tutti. E se al Varese le cose, dal punto di vista numerico, vanno bene, non si può dire la stessa cosa per quelle del Bari. Una linea di difesa da inventare a causa delle squalifiche dell'ex Claiton e di Ceppitelli, dell'infortunio di Crescenzi e del castigo dostoevskijano di Masiello, costringerà l'allenatore barese ad affidarsi per la prima volta ad un'altra linea inedita: un vero peccato perchè quella linea difensiva si era dimostrata più che affidabile fino adesso. 
Borghese, Garofalo, Masi e Sini: questi i nomi, anche perchè non ci sono alternative, né Torrente vuole pescare dalla primavera in quanto non conosce nessuno in particolare oltre al fatto che la preparazione, Giampaolo & C., l'hanno iniziata da poco. Tutt'al più potrebbe adattare, all'occorrenza, qualche centrocampista (Defendi o Scavone), ma per adesso si va avanti così, anche perchè manca, di fatto, un giocatore di ruolo a destra. “Masi, infatti, è un centrale ma si può adattare a destra – esordisce Torrente - del resto lo ha fatto in ritiro, spero lo faccia bene anche domani. E', almeno, quello che ha giocato di più insieme a Ceppitelli, anche lui nato come centrale ma che domani, purtroppo, non ci sarà. Abbiamo questa emergenza alla prima, ma sono fiducioso. Il Bari sarà più forte dell'emergenza. I ragazzi vogliono mostrare le qualità che hanno, li abbiamo scelti anche per questo”.

Dunque un Torrente fermamente deciso a proseguire nel discorso intrapreso il 18 luglio e portato avanti fino ad oggi. Ovvero vincere.
Certo, i rischi, all'esordio, sono dietro l'angolo, soprattutto per giocatori nuovi che si affacciano per la prima volta in un palcoscenico importante, per loro, come è appunto questo: “uno dei rischi  -dice l'allenatore - è quello di voler far subito bene, ottenere sin da subito i tre punti anche se i ragazzi son pronti nonostante l'avversario di tutto rispetto che andiamo ad affrontare, un avversario ambizioso con quei due, Neto Pereira e De Luca (ma ce ne sono altri), con cui occorre tenere tanto di occhi aperti. Non è una partita semplice ma giochiamo in casa, vogliamo comunque partire bene, per il pubblico, con la consapevolezza dei nostri mezzi”.

Ieri intanto, è andato in scena un antipasto della prima giornata: Sampdoria Padova, finita 2-2, segno di un prevedibile equilibrio tra le squadre che, bene o male, saranno protagoniste in questo torneo e ciò che è rimbalzato alla vista dei telespettatori è stato lo stadio gremito da 20.000 presenti sugli spalti di Marassi. A Bari sarà, in effetti, difficile vederli sin da domani: “I 20 mila a Marassi? Normale per una piazza come quella, non mi meraviglio più di tanto. Del resto hanno fatto una squadra per vincere subito, così come il Padova. Io spero - prosegue Torrente - che venga gente domani anche se dovremo essere noi a portarli coi risultati. Del resto, anche se è un piccolo segnale, credo che rispetto alla prima partita ufficiale, abbiamo catturato qualche tifoso in più. Anche a me piacerebbe vedere 30 mila tifosi al San Nicola. Speriamo di far sempre meglio”.

Formazione, dunque, bella e pronta, o quasi: Lamanna sicuramente sarà il portiere, in difesa Masi a destra, Borghese e Simi al centro, Garofalo a sinistra, sempre che, in extremis, non si recuperi Crescenzi ma crediamo sia improbabile. A centrocampo la sola maglia di Capitan Donati è assicurata: Rivaldo e Kopunek dovrebbero garantire peso e qualità - almeno sulla carta - mentre in avanti confermatissimi Marotta, Caputo e Forestieri. Su quest'ultimo Torrente pretende molto di più perchè ne ha le qualità. Grandolfo, invece, ancora out per la caviglia che comincia a diventare sospetta.

L'allenatore, infine, si è mostrato abbastanza preoccupato per il completamento della rosa: manca poco alla fine del mercato e i 4 richiesti devono ancora arrivare. E' inutile soffermarci per l'ennesima volta sul caso: se non arrivano 4 di esperienza, la squadra non può andar lontano, nonostante i buoni auspici, e non si potrà ambire alla prima colonna della classifica agognata ma, di fatto, mai promessa. Del resto lo ha detto anche l'allenatore. E Polenta potrebbe essere uno dei quattro nonostante l'interesse di Reggina e Barcellona, così come siamo convinti che, alla fine, lo stesso Masiello - magari facendogli scontare il giusto fio, sia economico che civile - verrà reintegrato. Almeno così gli aruspici ci hanno indicato.
Del resto Torrente quando è arrivato a Bari ha subito intravisto nel club il prestigio, il blasone e la storia e, secondo lui, chi viene a Bari deve per forza far bene. Come dargli torto. E senza l'esperienza, si sa, il solo entusiasmo non basta per andar lontano e, talvolta, nemmeno per camminare. Lo dicono i fatti, non noi: lo ha dimostrato la squadra di Conte che coi vari Maric Boerchio Sodinha Lanzoni e De Pascalis, senza Guberti e Lanzafame, non poteva andare in A, e lo ha dimostrato persino il buon Catuzzi a cui non bastarono una banda di giovinastri perfetti nonostante il loro gioco spettacolare. Anche questa è storia. Alle volte, non si sa mai, qualcuno ci dovesse accusare di essere pessimista: noi, come sempre, siamo realisti.

Infine due parole sull'outsider che, per l'allenatore, potrebbe essere la Nocerina, una società che ha cambiato poco, si è rinforzata parecchio ed ha una piazza passionale con uno stadio difficile. Insomma occhio. In bocca al lupo, Mister, e in generale, a tutta A.S. Bari!


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