3 settembre 2011

Torrente e Marotta: come esorcizziamo l'Albinoleffe

Articolo per Go-Bari 03/09/2011

Torrente: "Con Bogliacino cambia tutto, schemi, manovra e forse pure vertice di gioco, più assist verso gli attaccanti. Occorre concentrazione, dopo le vittorie fuori casa il pericolo è sottovalutare l'avversario"
Marotta: "Io malinconico e triste per i gol che non arrivano? Ma no, sono sereno, prestissimo mi sblocco e non mi fermo più".

Bari - Un Torrente appena più gessato e diplomatico del solito si è presentato in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti in vista del match contro l'Albinoleffe di domani.
In chiave formazione non sembra abbia grandi dubbi: "Bogliacino sicuramente lo utilizzerò sin da subito, poi vedrò la condizione di Polenta domani mattina in quanto l'ho trovato bene al suo arrivo pur essendo stato fermo 15 giorni. Lui viene dal mondiale under 20 con cui ha fatto la preparazione. Devo solo decidere se portarlo in panchina perché di giocare non se ne parla ancora. E' al rientro Ceppitelli, oltre all'alternativa affidabilissima Kopunek che ha giocato bene a Modena, dunque vediamo chi, tra questi due, giocherà”.


Per Torrente non esiste un uomo "guida", un leader spirituale che, magari, con il carisma può diventare il faro alla squadra nonostante il pensiero vada da subito a Massimo Donati: per lui il faro della squadra è da sempre il gruppo, il singolo - tutt'al più - ci mette la qualità ma è il gruppo che lavora per la manovra: tutti concetti già sentiti in fase di ritiro al fresco di Borno.
I cambiamenti di schemi e di manovra si potranno già vedere sin domani con l'inserimento dell'argentino: "Cambia tutto con lui perché mi da la possibilità di cambiare il vertice durante la gara, da basso ad alto e viceversa, lui dietro alle punte, da trequartista, o da mezzala, tutti ruoli già fatti in passato".

Intanto domani per la quattordicesima volta il Bari affronterà i celesti dell'Albinoleffe, ex avversario "assurdo" quando sbarcò in B circa dieci anni fa, al pari di tante squadre (l'Alzano, la Fermana, il Licata, ecc) che, simpatia a parte, lasciavano quel retrogusto di assurdità ogni qualvolta sbarcavano in B. Per l'ottava volta a Bari (compresa una gara di Coppa Italia), e il range non è confortante atteso che si è vinto solo due volte, per due volte si è pareggiato e per ben tre volte si è perso tra le mura amiche. Si son fatti punti, paradossalmente, più fuori casa che in casa con la seconda squadra bergamasca. Segno che il Bari soffre molto l'Albinoleffe essendo la tipica squadra di categoria contro la quale occorre tenere gli occhi bene aperti e giocare concentrati ma soprattutto occorre non sottovalutarlo.
"Insidie dell'Albinoleffe? Penso più a possibili cali di concentrazione da parte nostra. Di solito, dopo vittorie importanti ottenute fuori casa, come nel nostro caso a Modena, c'è un calo di tensione. Questa settimana ho lavorato molto sulla concentrazione. E' importante non fermarsi e non distrarsi e soprattutto non sottovalutare l'avversario".

Del resto Torrente è consapevole che se solo dovesse scapparci una vittoria si aprirebbero le porte dell'aula magna dell'ateneo padovano in quanto si andrebbe nella città del Santo per sostenere il primo esame di laurea, ovvero il primo test di una certa rilevanza del torneo anche se assolutamente poco influente ai fini del prosieguo del campionato. Per questo occorre sin da domani continuità così da acquisire consapevolezza dei propri mezzi ed autostima.
"Dall'Albinoleffe, come per tutte le altre squadre che verranno al San Nicola, mi aspetto che si chiuderà e ripartirà al momento giusto. Con queste squadre non è poi così facile sviluppare la manovra. Vedremo il loro atteggiamento e, di conseguenza, ci muoveremo. Sicuramente giocherà determinata e farà di tutto per centrare un risultato positivo. Una squadra aggressiva che prende dei gol ma ne fa pure".

E' terminato il mercato, finalmente, e gli attaccanti son rimasti quelli che sono con l'innesto di De Paula che punta centrale non è, ma che si può, tuttavia, adattare. A tal proposito Torrente dice: "Ho detto loro di migliorare sotto porta. Mi auguro di riavere 10 azioni da gol come a Modena ma mi auguro pure di sfruttarle; occorre essere più concreti sotto porta. Io penso che Marotta ha bisogno di sbloccarsi e poi non si ferma più (Torrente ha la stessa nostra idea manifestata sin da tempi non sospetti, ndr). Come per Forestieri. Gli attaccanti vivono per il gol, se non ne fanno si intristiscono. Trovato il gol acquisiscono fiducia".

Per Marotta, invece, non c'è alcuna tristezza e nemmeno malinconia latente ad attanagliarlo. "Un gol domani è il massimo anche se credo che sarebbe il massimo vincere la partita e far capire ai tifosi che si punta in alto. Andremmo a 7 punti e potremmo affrontare il Padova con uno spirito particolare. Malinconico io? Ma no, sto benissimo, vivo bene, sto alla grande (ride, ndr), non ne faccio del gol un problema, i problemi seri nella vita sono ben altri. Infondo sono soltanto due partite che non segno, mica sono mesi. Credo di aver fatto delle buone prestazioni, il gol prima o poi arriverà. Non sento il peso della responsabilità”.

Il Bari, dunque, ha puntato su di lei...
"Si, io speravo che il Bari puntasse su di me, ora si è avverato e con la calma necessaria farò e darò il massimo".

A vederlo in campo sembra sprecare parecchie, forse troppe, energie fino al punto di arrivare poco lucido sotto porta
"Un po' ne spreco di energie, lo so, ma è una cosa che faccio inconsapevolmente, perché è insita in me e non ne soffro; continuerò a fare quello che ho fatto”.

Tra l'altro da domani avrà due piedini buoni niente male da cui poterebbe arrivare l'assit buono...
"Si, con Bogliacino abbiamo guadagnato di qualità e per me, ma anche per gli altri attaccanti, ci aspettiamo che ci metta la palla giusta davanti".

Le voci in campagna rafforzamento relativo all'arrivo di una punta potrebbero averlo condizionato? Macchè, a sentirlo sembra un giocatore vissuto, sicuro di se e sicuro che i gol arriveranno. Non ha dubbi. Non è da tutti mostrare tanta sicurezza: "Condizionato? Assolutamente no. Mi sentivo centravanti del Bari sin da Borno, non mi sono mai sentito in discussione nemmeno coi quei nomi che si erano fatti. Se fossero arrivati sarebbe stato solo uno stimolo per far meglio. Sono tranquillo come prima, non mi importava se arrivava tizio o caio. Vedrete che i gol arriveranno, non mi stanco mai, state tranquilli".

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