6 dicembre 2011

Introspezione biancorossa, tra Torrente, sgagliozze e paturnie varie



Nel giorno di San Nicola il calendario odierno rammenta di una Bari con una temperatura invidiabile e laicamente calcistica che si risveglia al sapor di cioccolato amaro e di sgaglioze raffreddate. Un sapore amaro dovuto alla partita di ieri giocata al San Nicola dove c'erano 408 paganti: ad un tratto, quando mi hanno passato il foglio dei paganti nell'intervallo, ho pensato che in quel numero ci fosse uno zero di troppo e che gli spettatori fossero, in realtà, 48, dunque, in perfetto trend col Cittadella. Ed invece no. Erano 408 più un terzo dei 4.400 abbonati.


In effetti ho visto un Bari davvero brutto, soprattutto nel primo tempo, un primo tempo in cui Ceppitelli (è bene fare nomi e cognomi ogni tanto) ha deciso di cimentarsi tra gli obbrobbri travestiti da errori quasi a voler allenarsi per le prossime Olimpiadi dell'errore calcistico.

Ieri, leggendo le bacheche spinte dalla passione sopita dei tifosi e sospinte dall'amarezza - e, dunque, non esattamente obiettive - ho letto di passaggi altalenanti una volta al di qua ed una al di la della Beresina biancorossa, sostando definitivamente, una volta terminata la partita, al di la del fiume moscovita con una chiaro richiamo finale secondo cui Torrente sarebbe da mandare via.

Io, come sempre, un po' per deformazione professionale (per questo non sono tanto ben accetto al tavolo della casta, per fortuna, aggiungo), un po' per bastiancontrarietà, un po' perchè ritengo di essere sempre obiettivo, e - scusate la presunzione - un po' perchè vivo da vicino certe situazioni rispetto a voi, in tutta onestà, non vedo particolari colpe addebitabili a Torrente. Ma cosa vogliono taluni tifosi, che Torrente faccia miracoli? Forse hanno sbagliato obiettivo. Torrente non è stato scritturato per mettere in atto le sue presunte proprietà taumaturgiche nicolaiane ma solo per assemblare una Band composta da giovanissimi provetti, 8 dei quali, ieri, giocavano fino a 3 mesi fa tra la Prima e la Seconda Divisione.

Torrente sta allenando dei ragazzi scarsi, assolutamente inadeguati nello spirito alla B: magari faranno bene altrove, ma essere arrivati a Bari - a questo Bari, con un piede e mezzo nella fossa societariamente - di questi tempi, è stata una scelta assolutamente sbagliata, una scelta mal ponderata dalla (non) società che, come noto, coi fichi secchi, ha fatto quel che ha potuto.

Torrente non può essere diventato bidone dopo due annate fantastiche a Gubbio, sebbene in C, no. Torrente ha avuto la sfortuna di trovarsi davanti un ambiente dismesso, dei giocatori troppo acerbi, nonostante taluni li avesse chiesti espressamente lui ma - si sa - non sempre chi risponde all'appello, chi viene chiamato dal proprio allenatore, conferma quel che ha fatto precedentemente (Marotta docet).

Io credo che con quel materiale a disposizione, complice anche la solita mano pesante della sfiga infermieristica che, puntualmente da un anno a questa parte, si abbatte sul Bari senza pietà (speriamo che termini col 2011), e pur cambiando modulo di gioco, non possa rendere molto di più di quanto, fino adesso, ottenuto. Nessuno ha pensato al fatto che, vincendo col Cittadella, infondo, con 25 punti all'attivo (compresi i due di penalità) si sarebbe trovato a soli 3 punti dalla zona playoff e, dunque, con un eccellente scudo con cui difendersi? Cosa si sarebbe voluto di più con una banda di giovinastri che si fanno espellere come dei pivelli? Da qui i miei dubbi sugli ingenerosi fischi verso l'allenatore.

E dirò di più. Il sospetto va oltre: temo, infatti, che nei fischi ingenerosi degli 8 tifosi di curva sud, per quanto rispettabili ci mancherebbe (tra l'altro li conosco quasi tutti e so quanto soffrono per il Bari: son tutti bravi, simpatici e onesti ragazzi), ci sia anche del rancore verso Matarrese: e allora, mi domando, ma cosa centra Torrente e i ragazzi con le loro mostranze verso la famiglia? Non è giusto che la Torrente's Band espii, per loro, le proprie ire. Non vi pare?

E Torrente, che è una persona tanto forte quanto sensibile, soffre per questo. Torrente è un allenatore che è venuto a Bari anche per crescere professionalmente: anche lui, al pari di Galano, Bellomo, Borghese & C. non aveva grande esperienza di panchine del calcio che conta e Bari era per lui un punto di arrivo, "Bari è storia, leggenda" disse a me personalmente, frase poi riportata ovunque.
E' vero che il gioco latita ma è pur vero che a "suonarlo" sono, appunto, un manipolo di ragazzacci inadatti alla categoria ai quali, anche se gli insegni le tattiche e i moduli, alla fine rispondono con una espulsione. E quando dovrebbero farsi espellere per un fallo tattico (Polenta ieri, in occasione del gol del 2-2 del Cittadella), non lo fanno. Immaturità pura. Altro le chiacchiere. Dunque perchè fischiarlo e non, invece, sostenerlo?

Se ci fate caso, ieri hanno "suonato" solo gli esperti. Donati, un ritrovato inopinato Rivas, persino Bogliacino che, gol a parte cercato peraltro con sicurezza, ha mostrato di esserci e avere persino parecchie idee da sviluppare anche se ancora arrugginito. Non hanno funzionato il solito Polenta che, ormai, mi sembra uno Xavier uruguaiano, lento, macchinoso, prevedibile (ma siamo certi che lo cercasse il Barcellona di Guardiola? O, forse, come comincio a sospettare, era a cercarlo il Barcellona Pozzo di Gotto?), Ceppitelli con la sua dose eroinica di errori da fucilazione, forse dettati da una insicurezza (collettiva) le cui fondamenta son da ricercare nell'attuale situazione societaria (ma nessuno di voi pensa al fatto che sono ragazzini, non pagati e col pensiero fisso che in pochi potrebbero osservali? E cosa succederebbe a voi se foste al loro posto?), Dos santos, Borghese, De Falco (da cui onestamente ci si aspettava molto di più), Marotta e tutto il resto. Purtroppo mancavano Crescenzi e Garofalo.

E nonostante tutto, il tanto discusso Marotta ha dato segni di vita: oltre a muoversi, naturalmente, senza costrutto ha fornito l'assist a Donati per il gol oltre a servirne altri due molto belli. Segno che, nonostante i suoi limiti, il suo encefalogramma non è, poi, così piatto. Peccato. Perchè se messo lì davanti senza costringerlo a rincorrer palle qua e la come un trottolino amoroso, potrebbe (o avrebbe potuto) bissare i suoi anni precedenti. Evidentemente anche lui, come per gli altri, è stato investito dalla Dolcenera...

Se poi pensiamo che gli eventuali "correttivi" dovrebbero chiamarsi Castillo e Kutuzov, comprenderete meglio che, non essendoci trippa per gatti, diventa tutto stramaledettamente difficile se si continua a fischiare l'allenatore che, purtroppo, tra infortuni (ma senza piangersi addosso), pochezza strutturale e paure varie, comincia a sentire il fiato di quei pochi stoici tifosi: so per certo che alcuni giocatori "sentono" il San Nicola, ne hanno quasi timore di giocare in un impianto così maestoso e maledettamente vuoto: fidatevi, ci ho parlato io. Comprenderete il disagio di questi ragazzi, perchè di ragazzini si tratta, quasi nostri figli. A volte occorrerebbe guardare in maniera introspettiva piuttosto che lasciar parlare il cuore che, spesso, sbaglia nelle valutazioni.
Dunque se il futuro rinnovamento si chiama Castillo, ogni discorso sembra superfluo per non dire ogni fischio. Piuttosto un bel pernacchio ai Matarrese sarebbe, forse, più calzante.
Altro che "allenatore nuovo". Coi soldi di chi? E con quale "rivoluzione" del mercato riparatore? A gennaio, se tutto va bene, arriverà qualcuno col baratto. Occorrerà, infatti, disfarsi di quei 4/5 arrivati a Bari inutilmente (Kopunek su tutti, tanto per fare un nome) per ottenere almeno quei 2 giocatori che servono al Bari, gratis. Naturalmente col solito rischio concreto che arrivino già belli e rotti o scassati, o con la solita pubalgia ben celata o con la solita ernai discale non vista solo dallo staff medico barese. Come nella tradizione barese.

Ieri ho parlato con Torrente a fine partita: sembrava un uomo tanto forte quanto ferito. Non pensava di doversi far scudo delle paturnie provenienti da vecchie (recenti) ferite create da altri che lo hanno preceduto.
E tutto diventa stramaledettamente difficile se lo si fischia per il non gioco. Io credo che Trapattoni o Mourino, con Polenta Forestieri e Ceppitelli, non potrebbero fare meglio.

Poi se volete un miracolo, oggi è San Nicola, potreste approfittarne per fare un giro a Bari vecchia, tra il profumo di sgagliozze gettate nell'olio bollente, gesto che decontestualizza la Polenta travestita con la maglia biancorossa.... dal suo habitat naturale del nord italia. E occhio pure a San Nicola: che quello intanto si trova qui in quanto è stato "traslato" dalla Turchia, così potrebbe accadere a voi semmai qualcuno dovesse traslarvi qualcosa.... poi non venite a piangere. Occhio per occhio, dente per dente. E mi raccomando a San Nicola: non siate pressanti e troppo invadenti nelle vostre richieste miracolose, che tra una cioccolata calda, una birra e "nu chitemm...",  cudd v'ammin le pall 'mbrond!
Piuttosto approfittatene: è il momento per chiedergli solo una cosa: un serio cambio societario. Ecco, provate a chiedergli solo questo...

Saluti a tutti e auguri a tutti i Nicola, Colino, Nicle, Nicolette e roba simile

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