1 aprile 2012

Edy Bivi: tra atmosfere dannunziane e ricordi biancorossi


Ho incontrato Edy Bivi, ieri a Pescara. Era un appuntamento deciso da tempo. L'ho intervistato piacevolmente appoggiato sui passamano dello stadio pescarese prima della gara.
Un tuffo nel passato con lo sguardo attento al presente.

3 commenti:

  1. Sono Giampiero Spinelli. Il nostro coetaneo Edi Bivi continua a essere un uomo di pallone diverso dagli altri. Usa il congiuntivo (ma quello, forse, da quando ho abbandonato il calcio, nel 1988, anche qualcun altro ha imparato a farlo), articola un pensiero di senso compiuto, ha delle idee, voglia di comunicarle, garbo e intelligenza nel farlo, e, soprattutto, ha sempre il controllo della discussione: sa da dove si viene e dove vuole andare. Che differenza con le classiche, tristissime interviste degli altri: «Se segniamo un gol di più, vinciamo; se lo stesso numero degli altri, pareggiamo; uno di meno, perdiamo. Questo è il calcio, assolutamente sì, la palla è tonda, e dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno, ecc., ecc.».

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  2. il viso di edy bivi mi evoca antichi e mai sopiti brividi.., specialista delle punizioni e rigorista infallibile, caro edy mi hai fatto godere piu tu che non gli ultimi attaccanti con la maglia del bari da 15 anni a sta parte, ivi compreso il sign. barreto!

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  3. vi ringrazio per i vostri significativi commenti

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